Aveva iniziato al lavorarci pochi giorni fa e sabato 16 settembre brinda con il quartiere e con i cittadini alla conclusione della sua opera. Fabio Schirru, in arte Tellas, ha terminato il quarto murale a Porta a Mare parte del progetto “Welcome to Pisa Festival” che ha già arricchito il quartiere con altre tre opere. Dopo «Re-Nasci», «Pisa 01» e «Arno,30 toni», il mosaico di opere del Welcome to Pisa Festival si arricchisce di «River Stories» che da oggi vivacizza il muro esterno dell’ex circolo Acli, di proprietà dell’adiacente parrocchia di San Giovanni al Gatano.
L’edificio, che oggi ospita un bar e un cinema, è situato tra il lungarno San Giovanni al Gatano e via Conte Fazio, guarda verso le mura ed il centro della città, dislocandosi in un ideale percorso che collega Tuttomondo di Keith Haring alle opere di Porta a Mare, che riscopre, anche attraverso l’arte, le sue radici di quartiere operaio e cattolico.
Fondamentale è stato il percorso partecipato con la comunità locale, che ha accolto con entusiasmo il progetto, ma anche il coinvolgimento delle scuole Beltrami delle suore Immacolatine, situate di fronte all’edificio su cui verrà realizzato l’intervento, che prenderanno parte, insieme ad altre scuole pisane, a un percorso educativo sull’arte contemporanea e urbana rivolto alle nuove generazioni e, non ultimo, il sostegno e l’entusiasmo di don Luca Volpi, Parroco di San Giovanni al Gatano che ha testimoniato l’interesse e la sensibilità della Chiesa che da sempre svolge il ruolo di mecenate in ambito artistico, nei confronti di una forma espressiva giovane e urbana.
«Con River stories - sottolinea il curatore Gian Guido Maria Grassi - Tellas permette alla natura di riappropriarsi del contesto urbano, restituendo al fiume uno spazio all'interno delle costruzioni della città. L'opera, che si affaccia sulla Chiesa di San Giovanni al Gatano progettata dal grande architetto Saverio Muratori, si ricollega verso le mura e il centro connettendosi verso il murale di Keith Haring»
«River stories - sottolinea l’artista Fabio Schirru - è un opera che vuole raccontare in maniera sintetica attraverso le forme e i colori, il fiume e il mare, due elementi che sono parte integrante della città di Pisa. L’astrazione poi incuriosisce chi guarda l’opera, e lo induce a riflettere, a viaggiare con la fantasia, perché l’arte astratta provoca suggestioni. Ho giocato con immagini che rimandano alla natura, con i fondali azzurri del fiume e del mare ed è proprio questo che rende interessante il gioco con lo spettatore. Quello che cerco di fare nei miei lavori è anche dare la possibilità allo spettatore di fermarsi e interpretare a proprio modo l’opera, immergendosi in un paesaggio che gli appartiene»
«L'opera di Tellas - commenta l’assessore alla cultura Andrea Ferrante – ci regala la bellezza di un fondale smeraldino che dialoga con la storia di Porta a Mare e con il suo presente di quartiere in trasformazione. Un intervento di notevole impatto, in una posizione felice e significativa, che dona all'intero sistema dei murales realizzati una grande visibilità».
«Sono contento di questa iniziativa che vivacizza un quartiere speciale - dichiara il sindaco Marco Filippeschi - Il festival rappresenta un'esperienza culturale che si inserisce a pieno titolo nel percorso di cambiamento e riqualificazione del quartiere di Porta a Mare che negli ultimi anni ha conosciuto grandi e importanti cambiamenti. Queste opere costituiranno un patrimonio importante per la città e il quartiere».
Sabato 30 settembre è prevista l’inaugurazione ufficiale di tutte le opere del progetto “Welcome ti Pisa”. I dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.
La realizzazione dell’opera è stata possibile anche grazie agli sponsor: Caparol, Soci Coop e Palestra Quarter Body Fit. Un ringraziamento va anche allo Shaker bar che, grazie ai Soci Coop, ha offerto l’aperitivo a tutti coloro che in questi giorni hanno collaborato con l’artista.
Le foto del Murale sono di Charles Regoli. Si può seguire il progetto alla pagina fb stART -Welcome to Pisa
Tellas (Fabio Schirru) nasce a Cagliari nel 1985 e si laurea a Bologna dove studia all’accademia di Belli Arti. Cresciuto nella terre aride e spontanee dell’entroterra sardo, la sua ricerca è frutto di un’estetica non urbana in cui centrale è la natura con le cui forme crea un particolare intreccio di segni che sconfinano nell’astrazione: foglie, radici e alghe intrecciate fra loro in un complicato groviglio esplodono spesso in immagini geometriche scenografiche. Considerato nel 2014 dall’ Huffington Post U.S. tra i 25 street artist più interessanti della scena mondiale, tutti i suoi lavori sono concepiti come degli studi , delle analisi prodotte su diversi supporti, come grandi superfici murali, carte, tele, installazioni e produzioni audio e video.