Le collaborazioni Virgo e LIGO annunciano l'osservazione di onde gravitazionali da parte di tre rivelatori. Questo risultato evidenzia il potenziale scientifico di una rete globale di rivelatori di onde gravitazionali, fornendo una migliore localizzazione della sorgente e l'accesso alla polarizzazione delle onde gravitazionali. L'osservazione da parte dei tre rivelatori è stata fatta il 14 agosto 2017 alle 10:30:43 UTC. Le onde gravitazionali, increspature nello spazio-tempo, rivelate sono state emesse durante le fasi finali della fusione di due buchi neri di massa pari a circa 31 e 25 volte quella del Sole e che si trovano a circa 1,8 miliardi di anni luce da noi. Grazie alla dislocazione sul globo terrestre degli strumenti è stato possibile per la prima volta determinare la posizione della sorgente con precisione e osservarne la polarizzazione.
La scoperta, che verrà pubblicata sulla rivista "Physical Review Letters" (l'articolo può essere scaricato in anteprima dai seguenti link: https://dcc.ligo.org/P170814 e https://tds.virgo-gw.eu/GW170814; disponibile su arXiv) è stata realizzata dalla collaborazione LIGO-Virgo.
Alla scoperta hanno contribuito diversi ricercatori del dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, che da anni sono impegnati nella realizzazione dell'interferometro Virgo e nel suo potenziamento, insieme ai colleghi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. I ricercatori pisani sono inoltre coinvolti nell'analisi dei dati raccolti, nella loro interpretazione astrofisica e nello sviluppo di nuova strumentazione che permetta di raggiungere sensibilità ancora maggiori. “Conoscere immediatamente e con precisione la posizione nel cielo di questi eventi permette di puntare i telescopi e raccogliere informazioni prima inaccessibili” spiega Massimiliano Razzano, ricercatore a tempo determinato senior. "L’utilizzo di tre interferometri complementari tra loro consente di studiare in grande dettaglio la natura delle onde gravitazionali, in particolare la loro polarizzazione” dice Walter Del Pozzo, anche lui ricercatore a tempo determinato senior. “La messa in funzione di un osservatorio globale di onde gravitazionali, più di quatto secoli dopo il cannocchiale di Galileo, apre una nuova era nello studio dell’Universo, siamo orgogliosi che questo avvenga nella città natale di Galileo”. Queste le parole di Francesco Fidecaro, ordinario di Fisica applicata e già spokesperson della Collaborazione Virgo.
Oltre al continuo finanziamento dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il gruppo pisano ha ottenuto diversi finanziamenti ministeriali, fra cui progetti PRIN dedicati allo sviluppo sperimentale e un progetto FIRB giovani sull’indagine dei collegamenti fra onde gravitazionali e osservazioni astronomiche con telescopi tradizionali. L'attività di ricerca in Virgo ha reso possibile la formazione di molti giovani scienziati, grazie a tesi di laurea e di dottorato, e di personale tecnico di altissimo livello. Il gruppo svolge anche una continua e crescente attività di comunicazione verso il grande pubblico.
La collaborazione Virgo
È composta da più di 280 fisici e ingegneri appartenenti a 20 diversi gruppi di ricerca europei: sei dal Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) in Francia; otto dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in Italia; due nei Paesi Bassi con il Nikhef; in Ungheria il Wigner Research Centre for Physics della Accademia Ungherese delle Scienze (MTA); in Polonia il gruppo POLGRAW; in Spagna l'Università di Valencia; e infine EGO, il laboratorio che ospita il rivelatore Virgo vicino a Pisa in Italia (www.virgo-gw.eu).
LIGO
È finanziato dalla National Science Foundation (NSF), e gestito da Caltech e MIT, che hanno ideato e realizzato il progetto. Il sostegno finanziario per il progetto Advanced LIGO è stato guidato dalla NSF, con contributi significativi da parte della Germania (Max Planck Society), del Regno Unito (Science and Technology Facilities Council) e dell'Australia (Australian Research Council). Più di 1200 scienziati provenienti da tutto il mondo partecipano allo sforzo attraverso la Collaborazione Scientifica LIGO (LSC), che include la collaborazione GEO. Altri partner sono elencati all'indirizzo http://ligo.org/partners.php