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Tre incontri per indagare la complessità delle opere di Escher

Il ciclo di conversazioni multidisciplinari è stato organizzato dal dipartimento di Informatica

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Un percorso di incontri tra numeri, formule logiche, algoritmi, modelli della fisica e della mente per guardare con nuovi strumenti le opere di Escher in mostra a Palazzo Blu. In contemporanea con l'esposizione che Pisa dedica all'artista olandese, il dipartimento di Informatica dell’Ateneo pisano, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Blu, propone tre iniziative nate dal libro "Gödel, Escher, Bach", uno dei cardini del pensiero computazionale, scritto dallo scienziato e filosofo statunitense Douglas Hofstadter. Questo volume, che unisce logica, matematica, arte, fisica, semiotica, psicologia, intelligenza artificiale e molto altro ancora, ha ispirato intere generazioni di ragazzi, spingendo molti di loro a dedicarsi allo studio dell’intelligenza artificiale e della logica matematica.

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Partendo dall'opera di Hofstadter, il dipartimento di Informatica - in collaborazione con Internet Festival 2017, Fondazione Sistema Toscana e il Museo degli Strumenti per il Calcolo e con il contributo della Fondazione Pisa - ha organizzato un ciclo di incontri per esplorare il profondo intreccio che lega arte, musica e matematica, indagando, insieme, la complessità della mente umana, della tecnologia e della contemporaneità in cui viviamo. Gli appuntamenti mirano ad analizzare in profondità la personalità di Escher, contribuendo a mettere in risalto la complessità e la ricchezza culturale e scientifica in cui si collocano le costruzioni impossibili, le esplorazioni infinite e le geometrie paradossali dell'artista olandese.

Dopo i due incontri introduttivi che si sono tenuti nell'ambito dell'Internet Festival e che hanno discusso della (non-) logica dell’esistenza e dell’originalità come chiave per creare, interpretare e risolvere enigmi, le prossime iniziative si terranno a novembre, dicembre e gennaio, rispettivamente alla Gipsoteca, nell’Auditorium di Palazzo Blu e a Palazzo Matteucci di piazza Torricelli.

Nel primo incontro, in programma il 17 novembre con il titolo "Escher: le architetture fantastiche", si parlerà di musica, di geometrie del pensiero logico e di algoritmi ricorsivi che si intrecciano con la forma artistica di Escher per comprendere le dinamiche alla base dei suoi disegni dalle scale impossibili: le architetture fantastiche. Il maestro di flauto barocco e musica da camera, Carlo Ipata, si confronterà con i ricercatori Davide Moreli e Michele Campisi e con l'attore teatrale e divulgatore scientifico, Adrian Fartade.

Il 15 dicembre seguirà l'incontro su "Escher tra geometrie e ritmi: fascino e mistero tra musica, matematica e pensiero computazionale", un dialogo tra esperti di discipline diverse per scoprire come le interazioni tra musica, matematica, informatica e arte di Escher siano numerose e profonde. Protagonisti saranno il saggista e divulgatore scientifico, Piergiorgio Odifreddi, il direttore d'orchestra, Federico Maria Sardelli, e l'informatico Fabrizio Luccio, con il coordinamento della giornalista e conduttrice Silvia Bencivelli.

A conclusione del ciclo, il 12 gennaio 2018, ci sarà l'incontro su "Escher e le immagini allo specchio: tra matematica e l’improvvisazione musicale", un confronto multidisciplinare per interpretare e valorizzare la genialità dell’opera di Escher. Con la conduzione dell'attore Adrian Fartade, parteciperanno il clarinettista e sassofonista Nico Gori, il pianista Piero Frassi, il fumettista Tuono Pettinato, la scrittrice scientifica Francesca Riccioni e gli informatici Ugo Montanari e Francesco Romani.

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  • 14 novembre 2017

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