Provengono tutti dalla Scuola di Ingegneria i progetti di ricerca selezionati nell’ambito della sesta call del MIT-UNIPI Project, l'iniziativa che dal 2012 promuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell'Università di Pisa e del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Tra le 8 proposte arrivate, ne sono state selezionate 5 per un finanziamento totale di 40.000 euro. Le ricerche sono tutte ad alto contenuto tecnologico e riguardano ambiti di forte innovazione: si va dallo sviluppo di dispositivi tattili per l’assistenza a ipovedenti nella deambulazione, alla progettazione di smart drive sicuri e sostenibili per veicoli elettrici; dallo studio di nuove interfacce aptiche che migliorino la percezione tattile umana, all’ideazione di reti elettrificate basate su energie rinnovabili per paesi in via di sviluppo, fino allo studio di nuove metodologie per migliorare le performance dei processi di servizio in ambito sanitario.
Dall’avvio della collaborazione con Boston sono stati finanziati 43 progetti per un totale di circa 300.000 euro. Le attività dei progetti, coordinate da un Principal Investigator (PI) della nostra Università e da uno del MIT, si svolgeranno da gennaio 2018 ad agosto 2019. Il contributo dell’Ateneo finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del gruppo di ricerca pisano che si recherà a Boston. Analogamente il MIT finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa.
Provengono dal dipartimento di Ingegneria dell’informazione due dei progetti selezionati. Il primo, presentato da Matteo Bianchi, Lucia Pallottino e Antonio Bicchi, si intitola “Haptic Assistance in Autonomous Walking for Visually Impaired People”. Scopo del progetto è mettere a punto dispositivi tattili per il supportare persone ipovedenti e metterli in grado di passeggiare senza bisogno di ulteriori aiuti. Questo andrà così ad aumentare considerevolmente la loro autonomia personale, migliorando la qualità della loro vita, ma anche riducendo considerevolmente costi sociali e sanitari. Il dispositivo che verrà sviluppato sarà poco invasivo e indossabile, e basato su stimoli tattili che verranno forniti sulla base di dati visivi acquisiti da sistemi altrettanto poco invasivi, e guideranno la persona ipovedente in modo che eviti ostacoli e possa raggiungere il luogo di destinazione in modo sicuro, grazie all’integrazione ad alto livello di mappe e GPS.
L’altro progetto del DII è di Sergio Saponara e si intitola “Modeling and Design of Safe and Sustainable Smart Drives for E-vehicles”. La ricerca intende fare fronte alla necessità di progettare e sviluppare nuove architetture per motori elettrici da applicare su veicoli, che assicurino alte prestazioni, affidabilità anche quando si trovano a operare in ambienti ostili, per esempio a causa di vibrazioni, variazioni di temperatura, umidità, interferenze elettromagnetiche, e, infine, garantiscano di poter risparmiare energia in modo efficiente. Verranno quindi messe a punto soluzioni innovative per motori elettrici e generatori compatti, energicamente efficienti, funzionali e sicuri, provvisti di sensoristica ed elettronica di controllo. Chiave per una progettazioni così complessa sarà l’integrazione con le competenze elevate sui motori elettrici del gruppo di ricerca del MIT.
Gli altri tre progetti finanziati provengono invece dal dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni. Il primo, dal titolo "Electromagnetic/Magnetorheological Haptic Devices”, è stato presentato da Rocco Rizzo che, col suo team di ricerca, lavora alla progettazione di nuove interfacce aptiche basate sui fluidi magneto-reologici (MRF). Il progetto MIT-UNIPI ha lo scopo di rendere sinergiche le competenze del team pisano con quello del MIT diretto da Lynette Jones, impegnato in attività di ricerca nel campo della psicofisica tattile e del riconoscimento tattile e multisensoriale di oggetti. Lo scopo è migliorare la conoscenza scientifica della percezione tattile umana e sviluppare interfacce aptiche altamente innovative.
Il progetto di Davide Poli, Romano Giglioli e Davide Fioriti, dal titolo "Optimal Electrification Strategies for Rural Areas of Developing Countries through Mini-Grids: From Social Needs to Technical Sizing” mira a sviluppare tecniche ottimali di elettrificazione rurale basate non solo su aspetti energetici, ma anche sociali. Considerato che oltre un miliardo di persone oggi vivono senza elettricità nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo, il gruppo di ricerca studierà una soluzione tecnica molto promettente per favorire l'accesso di queste popolazioni all'energia elettrica. Creando una sinergia fra le competenze del MIT e quelle dell'Università di Pisa, i ricercatori lavoreranno per ideare e realizzare piccole reti isolate (mini-grid ibride), che utilizzano fonti rinnovabili disponibili in loco e sistemi di accumulo dell’energia.
Infine c’è il progetto di Davide Aloini e Alessandro Stefanini, dal titolo "Increasing Collaboration Among Healthcare Providers by studying Social Interactions", che ha l'obiettivo di migliorare le performance dei processi di servizio in ambito sanitario, studiando le dinamiche collaborative dei team di lavoro tramite approcci di tipo data-driven. La ricerca svilupperà e testerà sul campo modelli e metodologie innovative per l'analisi dei comportamenti organizzativi e delle dinamiche di processo, sfruttando le potenzialità offerte dai "Wearable Sensors" e le tecniche di "Process Mining" per l'analisi dei dati. A tale fine il team di ricerca lavorerà a contatto con i professori Thomas Malone e Peter Gloor del MIT Sloan School of Management.