Esiste una connessione stretta tra la parodontite e il diabete e a rivelarlo è uno studio internazionale a cui hanno partecipato anche i professori Filippo Graziani e Anna Solini del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica dell’Università di Pisa: curando l’una si migliora l'altra e, viceversa, se si trascura una delle due, l’altra si aggrava. Inoltre, chi si ammala di parodontite ha un rischio diabete di almeno il 20% più alto rispetto a chi ha le gengive sane, a parità di altri fattori di rischio per il diabete. Infine, un soggetto diabetico che ha anche la parodontite presenta delle complicazioni diabetologiche più gravi rispetto a chi ha solo il diabete.
Il prof. Filippo Graziani.
Questo studio ha costituito la base per un documento congiunto pubblicato sia sul “Diabetes Research and Clinical Practice”, sia sul “Journal of Clinical Periodontology” promosso dai parodontologi della Federazione Europea di Parodontologia e i diabetologi della Federazione Internazionale Diabete.
«Parodontite e diabete hanno probabilmente un meccanismo comune alle spalle – spiega Filippo Graziani – Il nostro studio rivela i possibili meccanismi comuni alle due problematiche: diverse evidenze scientifiche analizzate e raccolte in questo documento consentono di dimostrare che, curando la parodontite, si riesce anche a controllare meglio il diabete, a mostrare cioè un miglior controllo glicemico nel tempo (con migliori valori dell'esame dell’“emoglobina glicata”, usato proprio per valutare nel diabetico quanto la sua malattia è sotto controllo). Inoltre si è visto che il meccanismo biologico in gioco per entrambe le malattie è probabilmente un’infiammazione generale dell'organismo come suggerito dalla presenza sia nei pazienti diabetici sia in quelli con parodontite di eccesso di molecole pro-infiammatorie come le interleuchine, fattore di necrosi tumorale ed eccesso di radicali liberi».
Inoltre nel documento le due federazioni stilano delle linee guida congiunte rivolte a medici, dentisti e pazienti per migliorare la diagnosi precoce, la prevenzione e la cogestione di diabete e parodontite.