Si è svolto a Mendoza il kick off meeting del progetto internazionale DHIP, Development of Higher Education Institutions’ Internationalization Policies, finanziato nell’ambito del Programma Erasmus+, Azione Chiave 2 Capacity Building. All’interno di DHIP l’Università di Pisa ha il ruolo di coordinamento e monitoraggio delle attività da realizzare in vista dell’obiettivo di sviluppare, cioè integrare e migliorare il settore dell’internazionalizzazione negli istituti di istruzione superiore dei paesi sudamericani che partecipano al progetto (Argentina, Colombia e Paraguay). In particolare, DHIP si propone di sviluppare e integrare la dimensione di internazionalizzazione degli istituti superiori dell’America meridionale attraverso la progettazione e l'attuazione di "Internationalization Enhancement Plans - IEPs" come strumento per potenziare il potenziale di interazione globale di ogni istituzione (che nasceranno a seguito delle “mentoring and twinning activities” portate avanti da partner europei e latinoamericani).
A Mendoza, ha partecipato tutto il Consorzio, composto da 12 università e 2 fondazioni (anche la Regione Toscana è tra i partner associati al progetto). Come partner europei, oltre all’Università di Pisa, erano presenti rappresentanti dell’Università di Sassari, di Porto (Portogallo) e di Deusto (Bilbao, Spagna). Per quanto riguarda l’America Latina, Argentina, Colombia e Paraguay sono tre i paesi coinvolti nel progetto, rappresentati da Fundacion Eurosur (istituzione argentina che promuove la cooperazione culturale, scientifica ed economica tra Europa e America Latina, e avrà nel progetto il ruolo di raccordo fra le due aree geografiche), la Universidad nacional de Cuyo, la Universidad nacional de Quilmes e la Universidad nacional de Lanus (Argentina); la Universidad del Cono sur de las Americas, la Universidad autonoma de Asuncion e la Universidad Iberoamericana (Paraguay); la Universidad Pedagocica Nacional, la Universidad de Santander e la Fundacion universitaria empresarial Bogotà (Colombia).
Il professor Francesco Marcelloni, prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali, e Laura Nelli, responsabile dell'Unità promozione internazionale dell’Università di Pisa, hanno coordinato l’evento dal quale sono emerse le prime linee di progettualità volte a sviluppare o implementare le strategie di internazionalizzazione, fra cui l’adesione ai principi della Carta Erasmus per l’istruzione superiore (ECHE) per quanto riguarda la mobilità. In particolare, il meeting è stato organizzato in tre giornate di lavoro focalizzate su quattro tematiche prioritarie: mobilità internazionale; apprendimento centrato sullo studente; internazionalizzazione della ricerca e terza missione; organizzazione di uffici e servizi accademici dedicati all’internazionalizzazione.
Nel marzo scorso si era già svolto a Buenos Aires un incontro preliminare che aveva coinvolto solamente i partner latino-americani che, trovandosi per la prima volta a confronto delle logiche di funzionamento del Programma europeo Erasmus+, sentivano l’esigenza di confrontarsi sulle modalità di gestione e implementazione delle varie attività progettuali. Per l’Università di Pisa erano presenti la professoressa Ann Katherine Isaacs - una delle massime esperte nazionali e internazionali nell’ambito dell’attività progettuale, vista la sua decennale esperienza relativamente alla progettazione europea, alla Carta Erasmus e ai percorsi Tuning - e Tommaso Salamone, responsabile dell’unità che ha il compito della gestione manageriale del progetto stesso.
I rappresentanti di Unipi, coadiuvati dai colleghi di Eurosur e da Pablo Beneitone dell’Università di Deusto, hanno così introdotto il Programma Erasmus + e le attività specifiche che il progetto intende realizzare. Nella seconda giornata di riunione sono stati invece verificati e discussi i principi di gestione amministrativa e di rendiconto delle attività. «Le istituzioni europee coinvolte nel progetto hanno una lunga esperienza nelle politiche e nelle pratiche di internazionalizzazione, poiché sono stati attori importanti nella creazione degli strumenti chiave utilizzati oggi dall’Erasmus+ – commenta Ann Katherine Isaacs – Il Consorzio DHIP, comprendendo sia istituzioni giovani che vecchie, alcune molto attive ed esperte, altre interessate a espandere le loro azioni, farà interagire gli istituti di istruzione superiore nel mondo alla ricerca di strumenti nuovi e innovativi».