"Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini" (Carocci, 2018) è l'ultimo libro appena uscito di Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Lopalco è stato per anni a capo del Programma per le malattie prevenibili da vaccinazione presso lo European Centre for Disease Prevention and Control a Stoccolma.
Anticipiamo qui uno stralcio dalla prefazione.
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Mi capita spesso, prima di una lezione, di essere assalito da qualche dubbio e, nel terrore di non saper rispondere a una eventuale domanda da parte di uno studente particolarmente attento e curioso (e magari anche un po’ rompiscatole), corro a cercare l’informazione su qualche libro di testo. E così avvenne quella mattina.
Avrei dovuto parlare di vaccinazione antipoliomielite e avrei iniziato la lezione dando qualche cenno sulla malattia. Non ricordavo assolutamente, lo ammetto, il periodo di contagiosità di un paziente affetto da quella terribile malattia. Ero sicuro che qualcuno me lo avrebbe chiesto.
Notai con piacere che mi era stata appena consegnata l’ultima edizione di un ottimo testo universitario di malattie infettive. Niente di meglio.
«Sarà la fretta» pensai inizialmente quando, sfogliando i vari capitoli, non riuscivo a individuare quello relativo alla polio. Contravvenendo a una regola basilare della mia disorganizzazione mentale, feci quello che qualunque altra persona di media intelligenza avrebbe fatto fin dal principio: consultai l’indice analitico. Cercai con pazienza: “parotite”, “pertosse”, “rickettsiosi”... nessuna traccia della poliomielite.
Dopo un poco mi arresi. Non era colpa della mia distrazione, né di un refuso dell’indice analitico: in quel libro, dato alle stampe nel 2009, la polio non era nemmeno citata.
L’irritazione per non aver trovato quello che cercavo, a pochi minuti dalla lezione, fu soppiantata dalla brutta sensazione di sentirmi davvero vecchio. I miei studenti, futuri medici, non avrebbero studiato una malattia che aveva invece fatto parte del mio basilare bagaglio di conoscenze.[…]
I temi che mi accingo ad affrontare in questo volume non rappresentano che un piccolissimo campionario della lunga lotta dell’Uomo contro le malattie infettive. Come ogni lotta, anche questa è stata costellata da successi, insuccessi, errori ed equivoci.
Spero che una trattazione ragionata di questi temi contribuisca a dare una lettura spassionata e il più possibile obiettiva di questa lotta combattuta con le armi della scienza, e pertanto ben lungi dall’egida dell’infallibilità; anzi, per definizione, sempre soggetta alla verifica dei fatti e delle evidenze sperimentali. E spero che possa servire a chiarire qualche dubbio sulla reale utilità delle vaccinazioni.
Ah, dimenticavo. Per tornare alla mia lezione, la domanda sulla polio arrivò puntuale dall’immancabile studente precisino. Non senza una punta di sadismo risposi: «Mi dispiace, questo particolare adesso mi sfugge, vada a controllare sul testo di malattie infettive».
Pier Luigi Lopalco