Il nuovo velivolo PrandtlPlane prende forma a un anno di attività dall’inizio del progetto PARSIFAL, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma di Ricerca ed Innovazione “Horizon 2020”. È stato infatti realizzato un modello in scala 1:50 della configurazione definita attraverso gli studi iniziali che sono stati fatti presso l’Università di Pisa e le altre sedi dei partner del progetto, con il coordinamento del professor Aldo Frediani, responsabile della ricerca.
La nuova configurazione del “PrandtlPlane”, con ali che “sorreggono” la fusoliera sia nella parte anteriore che in quella più vicina alla coda, oltre ai noti vantaggi in termini di riduzione della resistenza aerodinamica, consentirà infatti di trasportare fino a circa il 50% in più di passeggeri per ciascun singolo volo, consentendo dunque di realizzare quell’aumento di traffico viaggiante che sarà necessario per far fronte alle richieste del mercato, ma mantenendo in pratica lo stesso numero di voli e la piena compatibilità con gli aeroporti che oggi ospitano aerei con la stessa apertura alare. Corridoi più larghi e un maggior numero di porte di entrata e uscita, permetteranno di ridurre i tempi di imbarco e di sbarco, impattando in modo sostenibile su tempi di “turn-around”, e di stazionamento in aeroporto in generale.
Come sarà l’aereo del futuro, guarda il video.
“Il PrandtlPlane si configura come la soluzione più promettente per conciliare il futuro aumento di richiese nel settore dell’aeronautica civile, con l’imminente saturazione degli spazi aeroportuali che stanno vivendo, sin da ora, grosse problematiche dovute al già troppo elevato numero di voli presenti – dichiara il professor Aldo Frediani – Le nuove soluzioni tecnologiche adottate nel PrandtlPlane permetteranno altresì di ridurre i consumi specifici, l’inquinamento ambientale e i costi di esercizio: questo è l’argomento principale che vedrà impegnati i ricercatori di PARSIFAL durante il prossimo periodo di attività”.
Gli studi di mercato fatti nel primo periodo di attività di PARSIFAL, mostrano come nei prossimi venti anni ci si aspetti un incremento di traffico aereo fino al 50% superiore ad oggi per rotte soprattutto continentali (corto e medio raggio), e proprio sulle quali il team di ricercatori ha deciso di orientare l’impostazione iniziale del velivolo.
Il modello è stato presentato a due tra i principali eventi che si svolgono in Europa: la “Transport Research Arena (TRA-2018)” che ha avuto luogo a Vienna gli scorsi 16-19 aprile, e la “ILA Berlin Air Show (ILA-2018)”, svoltasi a Berlino dal 25 al 29 aprile, dove un team di docenti e di dottorandi dell’ateneo pisano ha partecipato su esplicito invito della Commissione Europea, che ha peraltro ospitato il modello presso i propri stand espositivi.