Il Sessantotto nella storia, al di là della cronaca e del mito. È questo il nucleo centrale del convegno internazionale “1968-2018. Cinquant’anni dopo. Il Sessantotto nella storia” che si svolge all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore il 31 maggio e il 1 giugno.
“L’intenzione che ci ha guidato è quella di portare un contributo alla storicizzazione del Sessantotto – spiegano Luca Baldissara e Alessandro Breccia dell’Ateneo pisano curatori dell’evento - Si tratta cioè di emanciparlo dalle ricostruzioni autobiografiche e di costume, di affrancarlo dalle celebrazioni e dalle ricostruzioni cronachistiche, al fine di portarlo “dentro” la storia. In questo senso, la prospettiva non può che essere di lungo periodo, centrata sul Sessantotto ma volta a coglierne ascendenze ed eredità; e transnazionale, tesa a spiegare l’estensione geografica e la simultaneità dei tanti Sessantotto nazionali, che insieme diedero luogo ad un fenomeno globale”.
Nel corso del convegno, studiosi provenienti da vari paesi europei e dagli Stati Uniti, fra cui Paul Ginsborg, Michele Battini e Beverly Silver, si confronteranno su una serie di interrogativi tesi a comprendere la natura profonda del Sessantotto. Si trattò di una mobilitazione di massa per abbattere il sistema? Oppure di una crisi di crescita della società capitalistica occidentale, prodotta dai rapidi processi di modernizzazione degli anni Sessanta? Oppure ancora, dell’inizio del declino del modello di società che è stato definito fordista-keynesiano?
Sono tre le sessioni previste - Storici e storia del Sessantotto; Movimenti antisistema o agenti della modernizzazione?; La società del '68, la società del Sessantotto - che si svolgeranno rispettivamente giovedì 31 maggio alle 15 nella Gipsoteca di Arte Antica (piazza San Paolo all’Orto), venerdì 1 giugno alle 9 nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore (Piazza dei Cavalieri) e dalle 15 di nuovo in Gipsoteca.
In occasione del convegno sarà distribuita gratuitamente sino ad esaurimento copie una edizione a stampa, appositamente curata dall’Ateneo, delle “Tesi della Sapienza”, il documento simbolo elaborato a Pisa nel febbraio del 1967 e considerato il punto d’avvio delle proteste studentesche che sfociarono da lì a pochi mesi.
Il convegno fa parte delle iniziative che l’Università di Pisa ha dedicato al Sessantotto, a cominciare da una giornata di studio proprio in occasione dei 50 anni delle “Tesi della Sapienza” nel febbraio dello scorso anno. Seguiranno altre iniziative, fra cui, in autunno, una giornata sul Sessantotto a Pisa e una mostra al Museo della Grafica.