Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa ha approvato all’unanimità il Regolamento per la Contribuzione degli studenti, relativo al prossimo anno accademico, che evidenzia una significativa riduzione di quanto gli studenti andranno a pagare.
Particolare attenzione è stata prestata agli studenti appartenenti a fasce di Isee basse e medie con due decisioni fondamentali: la prima che fa salire a ben 22.000 euro (a fronte dei 13.000 previsti dalla legge di stabilità ed i 18.000 del regolamento dell’anno scorso) la no-tax area, cioè quell’area in cui gli studenti, in regola con il percorso accademico, hanno una contribuzione pari a 0; la seconda prevede anche per le fasce successive di Isee, una riduzione generalizzata della contribuzione, con percentuali più alte nelle fasce di reddito medio-basse.
Per capire la reale portata delle decisioni prese, occorre tenere anche presente che, a differenza di quanto fatto da altri atenei, Pisa mantiene al minimo previsto dalla legge le maggiorazioni per studenti “fuori-corso”, oltre ad abbassare il livello di contribuzione annua per gli studenti part-time (in larga parte studenti lavoratori).
Complessivamente le decisioni prese comporteranno per l’Ateneo una riduzione del gettito relativo alla contribuzione studentesca stimato attorno al milione e settecentomila euro. In una fase d’incertezza relativa al finanziamento ministeriale alle Università, questa è una scelta coraggiosa, che è stata resa possibile dalla situazione positiva dei conti dell’Ateneo che anche l’ultimo bilancio consuntivo approvato ha evidenziato con chiarezza.