Usare i Big Data per monitorare la povertà e le condizioni di vita in Europa. E’ questa una delle linee di ricerca sviluppate dalla professoressa Monica Pratesi dell’Ateneo pisano vincitrice della cattedra Jean Monnet per il triennio 2015-2018.
Cofinanziato dalla Commissione Europea, il progetto Jean Monnet Chair è una cattedra riconosciuta per tre anni ad un unico professore per ateneo, che stila un percorso formativo di approfondimento, composto di varie attività. Lo studio della povertà in Europa – la dizione ufficiale era “Small Area Methods for Monitoring of Poverty and Living conditions in EU (SAMPL-EU)” - è stato appunto l’argomento scelto dalla professoressa Pratesi nell’ambito del curriculum di Statistica ufficiale del corso di laurea magistrale in Economics dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna.
A conclusione del progetto, il materiale didattico della cattedra e le principali linee di ricerca seguite da alcuni studenti saranno inseriti nel volume "Small area methods for monitoring poverty and living conditions" di prossima pubblicazione con la Pisa University Press e curato dalla professoressa Monica Pratesi con i contributi di Lisa Bianco, Francesca Micocci, Alessandro Gemignani.
Una delle classi della Cattedra Jean Monnet (European Local Indicators of Poverty and Living Conditions: traditional and new survey techniques in the era of data deluge and Big Data)
“Il tema che abbiamo trattato è particolarmente rilevante perché la misurazione della povertà locale è un aspetto cruciale per il monitoraggio degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, una questione di estrema rilevanza nel programma 2030 delle Nazioni Unite – racconta Monica Pratesi - Questo indirizzo è unico tra i corsi universitari italiani ed europei. In particolare, la cattedra ha migliorato le competenze di tipo quantitativo degli studenti nell'era dei “Big Data”, fornendo strumenti per la comunicazione dei risultati che inneschino processi di miglioramento delle politiche basate su evidenze empiriche e che forniscano indicazioni sui problemi di affidabilità delle stime e di valutazione quantitativa di politiche regionali”.
La cattedra ha previsto due corsi principali, uno sugli indicatori di povertà europea e uno sulla stima delle piccole aree, rivolti agli studenti dell'Università di Pisa, della Scuola Superiore Sant’Anna e agli studenti Erasmus. La frequenza è stata di circa 80 studenti per anno. Gli argomenti dei corsi sono stati presentati tramite lezioni frontali e brevi corsi tenuti da professori di Statistica e Statistica Economica provenienti da numerose università europee: Luigi Biggeri dell'Università di Firenze, Francesca Gagliardi dell'Università di Siena, Risto Lehtonen dell'Università di Helsinki, Ralf Münnich dell'Università di Trier, Natalie Shlomo dell'Università di Manchester. La cattedra ha inoltre ospitato numerosi seminari incentrati su misure di povertà, metodi di stima per piccole aree e progettazione di indagine tenuti da esperti internazionali come Achille Lemmi dell'Università di Siena, Partha Lahiri dell'Università del Maryland, Ulli Rendtel della Freie Universität di Berlino e molti ricercatori dell'Istituto nazionale di statistica (Istat).
La cattedra si è conclusa con un Workshop di studio e ricerca sulla “Stima per piccole aree di povertà e condizioni di vita” che si è tenuto a Pisa a maggio del 2018 durante il quale gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare numerosi esperti internazionali per presentare e discutere il loro lavoro finale.