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Finanziamenti della Commissione europea per 5 progetti di ricerca dell’Ateneo

Pubblicati i risultati del bando sugli Innovative Training Networks delle Marie Sklodowska-Curie actions

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Sono cinque i progetti di ricerca dell’Università di Pisa che la Commissione Europea ha finanziato attraverso il bando sugli Innovative Training Networks delle Marie Sklodowska-Curie actions, ottenendo un importo complessivo di 1.830.000 euro. Il bando di Horizon 2020 sostiene la formazione transnazionale dei giovani ricercatori con competenze innovative in ambito accademico ed extra accademico, sulla base di proposte tematiche libere, con approccio cosiddetto “bottom-up”.

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L’Ateneo pisano è partner beneficiario in tre delle cinque proposte finanziate, tutte della tipologia ETN - European Training Network: il primo progetto è “RHUMBO modelling and pRedicting Human decision-making Using Measures of subconscious Brain processes through mixed reality interfaces and biOmetric signals”, il cui responsabile scientifico è Gaetano Valenza, ricercatore presso il Centro Piaggio e il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che riceverà un finanziamento di 523.000 euro; il secondo è “DIGIMAN4.0 DIGItal MANufacturing Technologies for Zero-defect Industry 4.0 Production”, con responsabile scientifico Gualtiero Fantoni, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria civile e industriale, che riceverà un finanziamento di 784.000 euro; il terzo è “Stardust-R Stardust Reloaded”, con responsabile scientifico Giovanni Federico Gronchi, professore ordinario presso il dipartimento di Matematica, che riceverà un finanziamento di 523.000 euro.

Negli altri due progetti finanziati l’Università di Pisa è partner organisation: il primo, sempre di tipologia ETN, è “ATLAS AuTonomous intraLuminAl Surgery”, con responsabile scientifico Mauro Ferrari, professore ordinario presso il dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia; l’altro è “EVOCATION Advanced Visual and Geometric Computing for 3D Capture, Display, and Fabrication”, responsabile scientifico Paolo Ferragina, professore ordinario presso il dipartimento di Informatica. Quest’ultimo progetto è un European Joint Doctorate (EJD).

Al bando, particolarmente competitivo, si sono candidate complessivamente 1.658 proposte di progetto. L’Università di Pisa ha partecipato con 36 proposte e, considerando l’esito generale della call, il tasso di successo dell’Ateneo pisano, pari all’11,1%, si allinea al tasso di successo medio europeo, che è del 11,41%, e considerando anche le due proposte come partner organisation, risulta addirittura superiore (13,8%).

Valutando il quadro generale della call, appare in netta crescita il trend di partecipazione e successo dell’Università di Pisa su questo bando di Horizon 2020, con 36 proposte di cui 5 finanziate: nel 2014 erano state 10 le proposte sottomesse (di cui 2 risultate finanziate), 9 le proposte del 2015 (di cui nessuna passata), 15 nel 2016 (di cui 1 finanziata) e 28 nel 2017, di cui nessuna finanziata. “Un risultato significativo – commenta il professor Lisandro Benedetti Cecchi, prorettore per la ricerca internazionale – che premia il percorso di supporto alla progettazione europea avviato dall’Ateneo: dal Bando BIHO, giunto alla sua seconda edizione, che premia le proposte di progetto come coordinatori che vengono finanziate o valutate sopra soglia, al servizio di supporto alla preparazione di proposte progettuali, recentemente potenziato presso l’Unità Servizi per la Ricerca grazie anche all’assunzione di 6 tecnologi con specifiche competenze. Molto resta ancora da fare per arrivare ad ottenere maggiori finanziamenti europei in qualità di coordinatori di progetti, ma il percorso è avviato e sarà ulteriormente rafforzato”.

Da ricordare che, nell’ambito della stessa call, una sesta proposta di progetto è stata ammessa in lista di riserva, con l’eventualità di venire finanziata nel caso in cui si liberassero risorse: si tratta di “POLKA POLlution Know-how and Abatement”, con responsabile scientifico Donatella Ciampini, professore associato presso il dipartimento di Fisica. Molte, infine, le proposte non finanziate ma che hanno ottenuto una valutazione positiva, superiore alla soglia per essere ammessi al finanziamento, pari a 70 punti.

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  • 19 giugno 2018

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