Di lei colpiscono subito la grande energia e la passione per lo studio, due caratteristiche che a 73 anni l’hanno spinta a lanciarsi in un’esperienza che, il prossimo febbraio, la porterà all’Università di Corsica per sei mesi. Rosella Morbidelli, iscritta al secondo anno della laurea triennale in Scienze politiche all’Università di Pisa, ha ottenuto una borsa Erasmus per Corte, dove il prossimo anno frequenterà corsi per ottenere 18 crediti formativi.
Rosella Morbidelli a lezione al Polo Piagge.
Originaria della provincia di Arezzo, ma residente ormai da molti anni a Ceparana, in provincia di La Spezia, Rosella è stata maestra elementare dal 1964 al 2007. Nel 2000 aveva già conseguito una laurea in Pedagogia all’Università di Genova, ma la sua grande voglia di fare e il piacere per lo studio l’hanno spinta a iscriversi a Scienze politiche a Pisa, all’indirizzo storico-politico: «Nel 2014, dopo 54 anni insieme a mio marito, sono rimasta vedova e la mia vita è cambiata all’improvviso – racconta Rosella – L’università è stata fondamentale per reinventare la mia esistenza e mi ha permesso di coltivare quello che più mi dà piacere, la conoscenza e la cultura».
Rosella Morbidelli in aula con i compagni di corso.
Dal 2015 Rosella frequenta le lezioni a Pisa, facendo la pendolare con il treno da La Spezia. In aula ha fatto amicizia con tutti i suoi compagni di corso, che in lei – ex maestra con l’indole da “chioccia” - vedono una figura di riferimento a cui chiedere consigli e rivolgersi nei momenti di difficoltà. Ma dopo un anno e mezzo di “routine” da studentessa, Rosella aveva voglia di provare qualcosa di nuovo, ed è per questo che ha presentato la domanda per l’Erasmus: «Conosco già la città di Corte, in più parlo la lingua francese – aggiunge Rosella – Questi elementi hanno in qualche modo rassicurato anche i miei due figli, che mi appoggiano e mi sostengono in questa mia nuova avventura».
Rosella Morbidelli all'entrata del Polo Piagge.
All’Università di Corsica Rosella frequenterà i corsi di Storia moderna, Storia contemporanea e Geografia, pensando già alla tesi che dovrà poi discutere al suo rientro, uno studio sui Patti lateranensi del 1929 e la revisione del Concordato del 1984. «C’è un messaggio che vorrei trasmettere ai più giovani – conclude Rosella – La mia storia dimostra che a qualsiasi età è possibile trovare nuove strade e nuove motivazioni per dare un’altra direzione alla propria vita e che lo studio e il sapere sono due leve che possono portare lontano».
Rosella Morbidelli in aula con i compagni di corso.