Dal 5 al 7 settembre si è svolta al Museo di Storia naturale dell'Università di Pisa la quarta edizione della scuola estiva per insegnanti intitolata “Le Scienze, il Museo e la Scuola”. L’iniziativa, rivolta a insegnanti dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, ha l’obiettivo di fornire strumenti per la costruzione dei percorsi di Scienze coerenti con le indicazioni nazionali e di fare conoscere il Museo come risorsa per la didattica. In tutto sono stati 42 gli insegnanti che hanno preso parte all’edizione 2018 della Scuola, 8 dell’infanzia, 14 della primaria, 20 della scuola media.
Il comitato scientifico della Scuola estiva, con al centro il direttore Roberto Barbuti.
Gli allievi-insegnanti sono stati accolti dal professor Roberto Barbuti, direttore del Museo, che ha salutato i partecipanti alla scuola estiva nel giorno inaugurale delle lezioni. Il direttore ha ricordato le innovazioni del Museo avvenute negli ultimi anni, tra cui le inaugurazioni di diversi settori nuovi come la Galleria dei mammiferi, oggetto e argomento della seconda giornata della scuola. «Il Museo sta attraversando una fase di crescita molto intensa – ha sottolineato Barbuti – che vedrà a breve la riapertura della Galleria dei primati completamente rinnovata e la progressiva esposizione al pubblico della grande collezione Barbero di cui solo una parte (200 esemplari su 500) è attualmente esposta nella Galleria dei mammiferi».
La scuola estiva e gli incontri di formazione in autunno rispondono a un’esigenza espressa dagli insegnanti che frequentano con le loro classi il Museo di Storia Naturale. La visita e i laboratori proposti dal Museo diventano infatti molto più efficaci se sono inseriti all’interno di un percorso didattico in cui gli insegnanti sono pienamente protagonisti, perché hanno in precedenza sperimentato direttamente le attività, osservato i reperti, studiato le varie possibilità didattiche del Museo.
Gli argomenti trattati durante la quarta edizione della scuola estiva sono stati: “Le piante del Monte Pisano”, “Mammiferi: prede e predatori”, “Fossili e tempo geologico”. Temi e argomenti della formazione sono decisi da un comitato tecnico scientifico in cui sono presenti insegnanti, operatori museali e docenti universitari, che collaborano con le proprie specifiche competenze.
La metodologia scelta è quella della ricerca-azione e della laboratorialità; ciascun tema viene studiato e sperimentato direttamente dagli insegnanti, che discutono insieme in gruppo le possibili potenzialità didattiche delle diverse attività della giornata. L’obiettivo è quello di sviluppare un percorso verticale di scienze, che parta dai primi approcci senso-percettivi dei bambini della scuola dell’infanzia, introduca elementi di osservazione e concettualizzazione scientifica alla scuola primaria, accompagni i ragazzi ai necessari processi di astrazione nella scuola secondaria di 1° grado.
In questi quattro anni, i temi affrontati sono stati: il prato, i pesci, i minerali (2015); insetti e piante, vulcani (2016); semi, rocce, scheletro umano (2017); piante, mammiferi, fossili e tempo geologico (2018).