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Una delegazione dell'Ateneo a Curtatone per il 171° anniversario della battaglia

Era presente il rettore Paolo Mancarella insieme ad alcuni componenti del Comitato scientifico

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Un rapporto profondo, fatto di storia e di passione, lega l'Università di Pisa alle terre mantovane e, in particolare, a Curtatone. Un vincolo che si rinnova e si rafforza il 29 maggio di ogni anno, nel ricordo dei volontari universitari che, nel 1848, tennero testa all’esercito comandato da Josef Radetzky. Il sacrificio dei volontari universitari, molti dei quali giovanissimi, si impose all’opinione pubblica. Il loro esempio divenne, praticamente da subito, uno dei simboli del rinnovamento morale e civile del Paese; una esperienza, così intensa e forte, da connotare di sé il processo risorgimentale e da marcare indelebilmente l’identità dell'Ateneo pisano.

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Monumento ai caduti di Curtatone, le delegazioni delle Università di Pisa e di Siena, insieme al sindaco di Curtatone.

In occasione del 171° anniversario della battaglia, sabato 25 maggio, una delegazione dell'Università di Pisa ha partecipato alle celebrazioni organizzate dal Comune di Curtatone. Il rettore Paolo Mancarella era presente insieme ad alcuni componenti del Comitato scientifico che sovrintende alla commemorazione di Curtatone e Montanara: Massimo Caboara, Simone Capaccioli, Michele da Caprile, Eleonora Da Pozzo, Monica Lupetti e Davide Poli (Marco Cini e Rosalba Tognetti non hanno potuto essere presenti), accompagnati da Andrea Monteverdi e da Roberto Picchetti.

Le celebrazioni, veramente molto sentite, hanno avuto due momenti focali: il commosso ricordo dei caduti presso il sacrario di Curtatone e la consegna del premio “Curtatone e Montanara” a Ferruccio De Bortoli, all’interno di Palazzo Zanetti-Cavalcabò. L’antica residenza, inizialmente appartenuta ai Gonzaga e luogo di accaniti scontri il 29 maggio 1848, è stata recentemente restaurata ed ha fatto da splendida cornice alla seconda edizione del premio.

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Il rettore Paolo Mancarella.

Molte le autorità presenti, insieme ad un nutrito ed attento pubblico: il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, la nostra delegazione, quella dell’Università di Siena con il rettore Francesco Frati, quella del Comune di Venafro, città natale di Leopoldo Pilla, oltre naturalmente a Ferruccio De Bortoli, cui è stato assegnato il premio.

Il fil rouge che ha legato i vari interventi è stata la memoria, in dialettico raffronto col suo opposto: la dimenticanza. Il sindaco di Curtatone ha sottolineato il dovere di ricordare i volontari che combatterono sulle rive del Mincio, perché anche a loro dobbiamo la nostra libertà. Inoltre, ha ricordato il legame indissolubile che lega la sua comunità all'Università di Pisa: Curtatone e Montanara sono entrate nella storia proprio quel 29 maggio di 171 anni fa.

Il nostro rettore, Paolo Mancarella, ha iniziato il suo discorso evidenziando proprio come Curtatone e Montanara facciano parte della storia dell'Ateneo pisano, "le appartengano allo stesso modo delle braccia al corpo, ne abbiano plasmato l’identità". Inoltre, ha voluto sottolineare che "l’esperienza dei volontari del Battaglione Universitario resterà materia viva, per le prossime generazioni, se riusciremo a tramandare il patrimonio ideale che ci hanno donato".

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Ferruccio De Bortoli.

Visibilmente emozionato, De Bortoli ha insistito, nel suo intervento a chiusura delle celebrazioni, proprio su quest’ultimo aspetto: l’importanza di preservare la memoria storica e favorire la “memoria attiva”. La battaglia di Curtatone e Montanara, infatti, dopo centosettantuno anni è ancora una esperienza viva e forte. Al contrario di altri momenti salienti della storia italiana, oggi dimenticati, ha radici salde nel presente, tanto da far sembrare che “quei volontari siano presenti tra di noi, oggi”, ha detto in un passaggio molto applaudito dal pubblico.

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  • 27 maggio 2019

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