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Continua a crescere il Centro 3R, nato per promuovere la sperimentazione scientifica responsabile

Oltre 100 ricercatori si sono ritrovati al meeting annuale a Genova

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Continua a crescere il Centro 3R fondato nel 2018 dall’Università di Pisa e dall’Università di Genova e che in poco più di un anno ha avuto l’adesione di molti ricercatori di altri atenei italiani. Il centro, che opera in ambito di ricerca e didattica per promuovere una sperimentazione scientifica responsabile rispettosa dei principi di Reduction, Refinement e Replacement, conta ad oggi 300 membri provenienti dalle università di Pisa, Genova, Pavia, Milano-Bicocca e i due politecnici di Torino e Milano.

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Nella foto i referenti delle sei università. Da sinistra a destra: Livia Visai (Pavia), Anna Maria Bassi (Genova), Arti Ahluwalia (Pisa), Guido Cavaletti (Milano Bicocca), Valeria Chiono (Politecnico Torino), Paola Petrini (Politecnico Milano).


Il 20 e 21 giugno si è svolto a Genova il meeting annuale del centro, aperto dai saluti istituzionali del rettore Paolo Comanducci e del vicesindaco Stefano Balleari. «Il Centro 3R sta diventando un punto di riferimento per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale e consapevole nei giovani ricercatori e studenti – ha commentato la professoressa Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa – L’inclusione al suo interno di membri di altre università italiane dimostra che il nostro progetto trova il consenso di chi nella ricerca e nella didattica vuole stimolare e sensibilizzare alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, come stabilito dalla direttiva europea in materia, recepita in Italia con il D.L. 26/2014. Al meeting di Genova ha partecipato anche Susanna Louhimies del DG Environment, policy coordinator per la direttiva europea. Nel suo intervento ha ribadito l’importanza dei Centri 3R in Europa come mezzi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi prefissi dalla direttiva.

“3R” è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).

Al meeting di Genova è arrivato anche il plauso scritto del viceministro Lorenzo Fioramonti (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca). Nella lettera che ha inviato agli organizzatori ha sottolineato come «una sperimentazione adeguata e rispettosa delle 3R favorirà l'ottenimento di risultati maggiormente significativi con una conseguente ricaduta positiva sulla salute dei pazienti che si aspettano moltissimo dalla ricerca biomedica. Il principio delle 3R, tema dibattuto in questa conferenza, non solo è valido dal punto di vista etico, in quanto tutela del benessere degli animali, ma è estremamente utile allo scienziato perché contribuisce a un corretto svolgimento della sperimentazione, garantendo così l'ottenimento di risultati più soddisfacenti e maggiormente riproducibili».

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