Il Graduate Employability Rankings è una classifica internazionale, curata dall’agenzia britannica Quacquarelli Symonds (QS), che misura l’attività degli atenei sul fronte dell’inserimento nel mondo del lavoro dei propri studenti e delle prospettive occupazionali dei laureati.
Questa classifica è redatta sulla base di 5 indicatori: il tasso occupazionale ad un anno dalla laurea, la reputazione dell’Ateneo presso i datori di lavoro (determinata tramite una indagine che ha coinvolto 45.000 aziende), il successo lavorativo dei laureati (misurato andando a vedere quanti laureati hanno ottenuto posizioni importanti in grandi aziende internazionali), il numero di collaborazioni tra l’Ateneo e le aziende (anche in termini di numero di tirocini offerti agli studenti) e il numero di seminari e presentazioni tenuti dalle aziende agli studenti dell’Ateneo.
Nell’edizione di quest’anno sono state considerate oltre 750 università di tutto il mondo. Di queste ne sono entrate in classifica 501, di cui solo 18 italiane. L’Università di Pisa è entrata in classifica collocandosi nella fascia di posizioni 161-170. Rispetto allo scorso anno l’ateneo pisano ha guadagnato 20 posizioni mantenendosi in settima posizione a livello nazionale, e confermando il trend positivo già osservato lo scorso anno.
Tra gli indicatori misurati, l’Università di Pisa spicca in particolare per le collaborazioni con le aziende (in cui è quarta a livello nazionale e nel top-50 a livello mondiale) e per il numero di seminari e presentazioni aziendali svolte in Ateneo, in cui è terza a livello nazionale. Questi risultati dimostrano la grande attenzione dell’Ateneo sul tema dell’ingresso nel mondo del lavoro dei propri studenti e sono il frutto del grande lavoro di coordinazione con le aziende svolto dal Career Service di Ateneo e, più capillarmente, dai Dipartimenti e dai singoli Corsi di Studio.