L’iniziativa promossa per il prossimo venerdì 27 settembre 2019, per la quale è stata chiesta anche la sospensione delle attività didattiche, impone alle Università italiane e di tutto il mondo una riflessione attenta e un sostegno tangibile, rivolto a tutti coloro che stanno sensibilizzando le forze politiche e la società civile sui temi della sostenibilità ambientale. Come è noto da vari anni opera all’interno della CRUI una rete per le Università Sostenibili (RUS) che si adopra per promuovere la sostenibilità sia all’interno che all’esterno degli Atenei italiani. In questo momento appare indispensabile intensificare le nostre azioni, anche in relazione alle recenti iniziative che hanno coinvolto milioni di giovani sotto lo slogan “Fridays For Future” e in particolare in prossimità della suddetta manifestazione.
Siamo senz’altro di fronte a un problema grave e immediato. Tutti gli indici concordano nel segnalare che il clima è pericolosamente vicino al punto di non-ritorno. Assistiamo non solo a un aumento di temperatura, ma anche a una serie di effetti correlati: la fusione delle calotte glaciali e dei ghiacciai e l’espansione termica dell’acqua degli oceani con il conseguente rialzo del livello del mare, la maggiore intensità degli eventi estremi, la desertificazione dell’area mediterranea, la perdita di biodiversità dell’ecosfera, l’acidificazione degli oceani, e molti altri effetti che si sommano a quelli dovuti all’inquinamento e all’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Ormai non possiamo più ignorare la situazione, ma se vogliamo invertire la tendenza sono necessarie azioni rapide ed efficaci per evitare danni che potrebbero rivelarsi disastrosi per tutti.
Ci sono fortissime indicazioni che l’impatto antropico e l’uso dei combustibili fossili sono un fattore fondamentale che determina o amplifica tale tendenza, e che in ogni caso l’umanità potrebbe e dovrebbe cambiare le sue abitudini, in modo da contrastare tali cambiamenti, salvaguardare le risorse non rinnovabili e rimediare quando possibile ai danni già fatti, lasciando un pianeta più vivibile alle prossime generazioni.
Le Università di Firenze, Pisa e Siena s’impegnano a promuovere azioni per la sostenibilità, la lotta contro l’inquinamento, lo spreco di risorse, l’inversione dell’andamento del cambiamento climatico. Le azioni si realizzeranno all’interno degli Atenei, sollecitando investimenti in tal senso.
Ricordiamo inoltre che negli Atenei di Firenze, Pisa e Siena sono molti coloro i quali s’impegnano nel campo della ricerca e della didattica su temi legati alla sostenibilità e s’invitano gli studenti a collaborare con i gruppi di lavoro nati dentro le Università al fine di “sfruttare” anche il nostro patrimonio di conoscenza in incontri pubblici e momenti di discussione.
Valutiamo favorevolmente l’impegno dei giovani sui temi dei cambiamenti climatici e concordiamo sulla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi politici sulla indispensabilità di agire. Riteniamo tuttavia di non procedere alla sospensione delle attività didattiche anche in concomitanza con uno sciopero indetto per quella data dai lavoratori della conoscenza della CGIL, nel rispetto del diritto di sciopero, che potrebbe subire una limitazione se si sospendessero le attività soggette appunto all’astensione da parte dei lavoratori intenzionati ad aderire allo sciopero.
La mozione del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa
Il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa ha aperto la seduta del 27 settembre 2019, non rinviabile per l’urgenza di alcune deliberazioni previste, esprimendo in maniera unanime la propria adesione allo Sciopero Globale per il Futuro e il proprio sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della conoscenza che vi hanno aderito astenendosi dalle attività istituzionali e didattiche.
L’organo ritiene infatti che il tema del cambiamento climatico sia da inquadrarsi all’interno della sfida per la sostenibilità, raccolta con convinzione dal nostro Ateneo, parte della RUS (Rete delle Università Sostenibili), così come la realizzazione di politiche di genere orientate all’equità e all’inclusione.