Dialogano attraverso le vibrazioni, comunicando da foglia a foglia senza alcun contatto tra loro. Sono piccoli insetti che vivono sui tralci della vite e che riescono a duettare – producendo vibrazioni con rapidissimi movimenti corporei – anche attraverso il mezzo aereo, come dimostrato da uno studio condotto da Anna Eriksson, dottoranda svedese iscritta al secondo anno della Scuola di dottorato in Scienze agrarie e veterinarie (SAV) dell’Università di Pisa. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista internazionale Plos One e citati da Sciencenews col suggestivo titolo “First leaf-to-leaf duet”.
Lo studio ha puntualizzato l’importante ruolo di segnali vibrazionali emessi da un piccolo insetto (Scaphoideus titanus Ball - 0,5 mm), vettore di una pericolosa malattia fitoplasmatica della vite (la Flavescenza dorata), nella regolazione del comportamento dei due sessi nelle fasi che precedono l’accoppiamento. Se, infatti, la comunicazione mediante feromoni è ormai nota, la comunicazione vibrazionale è ancora oggi tra i fenomeni meno conosciuti nel mondo degli insetti.
La continuità del substrato sul quale gli insetti stabiliscono un dialogo vibrazionale (ad es. 2 foglie di vite che comunicano attraverso una porzione di tralcio) era ritenuta fino ad oggi indispensabile per il trasferimento del messaggio da un insetto all’altro. Lo studio ha dimostrato per la prima volta che il trasferimento e la percezione dei segnali vibrazionali in S. titanus non avvengono solo in presenza di continuità di substrato ma, entro certi limiti, maschio e femmina possono comunicare anche attraverso il mezzo aereo, da foglie che non abbiano in comune alcun contatto fisico.
Anna Eriksson sta svolgendo un dottorato congiunto tra l’Università di Pisa e la Fondazione “E. Mach” di San Michele all’Adige (TN), tutori Andrea Lucchi per l’Università di Pisa e Valerio Mazzoni per San Michele all'Adige. La ricerca è finanziata da CBC-Europe-Milan branch, la cui casa madre ha sede a Tokio, in Giappone. Queste nuove acquisizioni sono ritenute non solo interessanti, perché nuove per la scienza, ma anche di importanza strategica nella definizione di un nuovo sistema di lotta all’insetto basato sull’interferenza vibrazionale, su cui i due gruppi di ricerca (Università di Pisa e Fondazione E. Mach) stanno lavorando da tempo, in una stretta e proficua collaborazione.