È stato assegnato ad Antonio Cisternino, ricercatore del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e presidente del Sistema informatico d’Ateneo, il SuperNova Award – sezione Tech Optimization & Modernization – promosso dalla Constellation Research, un’azienda di ricerca e consulenza tecnologica della Silicon Valley. I premi SuperNova sono destinati a coloro che, con grande lungimiranza, hanno applicato tecnologie emergenti e rivoluzionarie nelle loro organizzazioni. Cisternino è stato premiato grazie all’attività compiuta insieme alla Fondazione Imago7, il primo e unico tomografo di risonanza magnetica (RM) a 7 Tesla in Italia operativo alla Fondazione Stella Maris a Pisa, su cui è stata sperimentata l’innovativa tecnologia Intel Optane. La tecnologia è stata impiegata prima del suo rilascio pubblico nell’ambito delle attività del centro di competenze di Dell e Intel presso l’IT Center dell’Università di Pisa.
L’impiego della tecnologia Optane ha consentito di esplorare tecniche di ricostruzione di immagini di risonanza magnetica (usando la tecnica MRI fingerprinting) che permettono potenzialmente la riduzione della durata di un esame da 40 a 2 minuti grazie all’acquisizione di immagini a più bassa risoluzione che vengono poi ricostruite usando una rilevante potenza di calcolo e quantità di memoria. A causa delle alte prestazioni richieste al processore, i ricercatori hanno capito che i tradizionali hard disk (HDD) o anche i solid state drive (SSD) non erano adatti a svolgere questo compito a causa delle loro intrinseche alte latenze. Invece di usare server di memoria o cluster che sono proibitivi a causa degli alti costi della DRAM, i ricercatori hanno scelto la Intel® Optane™ SSD DC P4800X Series come opzione che ha consentito un incremento significativo della memoria per il MRI fingerprinting, aprendo nuove direzioni per studiare tecniche di analisi altrimenti impossibili.
La tecnologia Optane di Intel introduce un nuovo sistema di memorizzazione dati su tecnologia a stato solido chiamato 3D XPoint che avvicina le prestazioni dei dischi di un computer a quelle della memoria RAM consentendo di configurare server con grandi quantità di memoria che rendono quindi possibili nuovi approcci per risolvere problemi. La tecnica è ancora oggetto di ricerca e validazione presso Imago 7. Questa’attività di ricerca, condotta da Guido Buonincontri, è stata anche argomento di una trasmissione sulla tv americana lo scorso anno (Fox Business) dove è stato dato ampio spazio a questa storia con quasi 5 minuti di riprese fatte a Pisa (qui il link alla trasmissione https://youtu.be/czDiT2df8sM).
I ricercatori di Imago 7 e l’Università di Pisa stanno lavorando con GE per abilitare questa tecnologia. I bambini in cura alla Stella Maris che devono sottoporsi a una risonanza magnetica potranno adesso farla rimanendo all’interno del macchinario non più un tempo che si avvicina ad un’ora, ma solamente pochi minuti.