Il Sistema Museale d'Ateneo ha un nuovo logo e a idearlo è stato uno studente dell'Università di Pisa. Con un concorso rivolto a tutti gli studenti che ha visto partecipare 179 persone, è stato individuato un marchio grafico che andrà a identificare il sistema che riunisce i musei dell'Ateneo – tra cui il Museo di Storia naturale di Calci, il Museo della Grafica, l'Orto botanico, il Museo degli Strumenti per il calcolo, le Collezioni egittologiche, la Gipsoteca e Antiquarium, il Museo di Anatomia umana, il Museo anatomico veterinario e il Museo di anatomia patologica.
Il vincitore è Mattia Montagna, studente iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, che è stato selezionato per l'idea originale, per le motivazioni espresse nella relazione che accompagnava il logo e per la sintesi felice tra realizzazione grafica e sua ispirazione concettuale. La commissione nominata per la valutazione delle proposte grafiche era composta dalla professoressa Maria Carmela Betrò, presidente del Sistema Museale d'Ateneo, da Silvia Battaglini e da Francesca Corradi. Lo studente si è aggiudicato un premio di 1.000 euro.
La commissione, nella scelta del vincitore, ha apprezzato in modo particolare la forza evocativa del logo che, pur nella sua essenzialità, riesce a trasmettere diversi piani di lettura e di interpretazione simbolica: la scomposizione dello stemma di Pisa e l'inversione tra figura e sfondo diventano nel logo occasione per un'originale riflessione grafica sul rapporto tra realtà complementari, quali appunto sono la città e l'Ateneo, esaltando al tempo stesso l'idea dell'integrazione tra sapere universitario, cultura, realtà museale e città, al centro degli obiettivi del Sistema Museale di Ateneo. Nel gioco grafico ottenuto attraverso l'effetto positivo-negativo, nuove figure prendono vita dalla croce di Pisa: il puntale, allusione al ruolo di punta dell'Ateneo per la città; la freccia, che dalle acquisizioni di un passato illustre si proietta verso il futuro; il pennino "con il quale è stata scritta ed ancora scriviamo la storia culturale della città".
Il logo rappresenterà ufficialmente il Sistema Museale di Ateneo, identificandolo in tutti i contesti nazionali e internazionali cui si troverà a operare. La premiazione avverrà in occasione di una iniziativa promossa dal Sistema Museale di Ateneo, alla presenza delle massime autorità universitarie. Un ringraziamento caloroso va a tutti gli studenti che, con passione e spesso con talento, hanno presentato le proprie idee al concorso.
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La relazione dello studente vincitore:
"Ho ideato questo logo innanzitutto traendo ispirazione dal simbolo della croce di Pisa, per la sua semplicità e la sua forza visiva oltre che per la sua riconoscibilità. Ho ottenuto il logo scomponendo in quarti lo stemma di Pisa: l'immagine risultante ha così un effetto negativo-positivo opposto. Di conseguenza la figura, inizialmente chiusa, diventa aperta e, quindi, quelle che erano parti della croce diventano una serie di spazi aperti verso l'esterno e collegati tra loro in modo tale da evocare l'idea di un sistema di linee e spazi interconnessi, come le varie branche del sapere o come un sistema integrato di attività culturali che connette l'ateneo con la realtà museale e la città tutta. Allo stesso modo, quello che era lo sfondo è diventato una figura chiusa configurando un'immagine che evoca un puntale, a promemoria di come per Pisa l'Ateneo sia una punta di diamante, polo di eccellenza in Italia e in Europa. Ho trovato molto interessante soprattutto il fatto che questo logo, nel suo complesso, si configuri in maniera molto evidente dal punto di vista visivo come una freccia che punta in avanti verso l'alto. Una freccia anche molto ben ancorata al passato (come un pennino su un foglio bianco, con il quale è stata scritta ed ancora scriviamo la storia culturale della città) e quindi evoca l'idea di uno sviluppo e di una proiezione verso il futuro che parte dalle acquisizioni del passato. Leggendo il logo come una freccia rossa le parti in bianco (poli, punti di forza spinti dalle linee curve), evocando le varie realtà connesse, danno l'idea di una spinta in avanti e verso l'alto, frutto di un dinamismo congiunto di varie componenti verso un obiettivo comune, un obiettivo superiore a cui tutte partecipano".