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L'Università di Pisa fra i protagonisti della conferenza internazionale HIPEAC 2020

Il più grande convegno europeo sull’elettronica e le tecnologie ICT è stato presieduto dal professor Luca Fanucci

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La scorsa settimana si è tenuta a Bologna la quindicesima edizione della conferenza HiPEAC (High Performance and Embedded Architecture and Compilation), il più grande convegno europeo sull’elettronica e le tecnologie ICT alla base dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni che ha attirato più di 600 esperti provenienti da 36 paesi e 4 continenti.

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Il professor Luca Fanucci, General Chair della conferenza.


Attraverso 3 keynotes, 26 workshops, 13 tutorial e 3 poster sessions la conferenza ha rappresentato un evento di divulgazione e networking sui principali temi di ricerca sui sistemi di calcolo ad alte prestazioni: dai sistemi operativi, alle architetture riconfigurabili, agli acceleratori hardware per l’intelligenza artificiale e la cybersecurity, etc.

Nelle tre giornate si è visto l’avvicendarsi sul palco di James Mickens (docente dell’Università di Harvard, USA) che ha presentato l’idea innovativa di modificare da programma la microarchitettura del calcolatore a seconda dell’applicazione, di Calista Redmond (amministratore delegato della RISC-V Foundation, USA) che ha descritto come il concetto di open hardware processor RISC-V stia prendendo piede in tutto il mondo e di Alessandro Cremonesi (STMicroelectronics, IT) che ha presentato come l’intelligenza artificiale possa rispondere alle sfide fondamentali che la nostra società ci pone di fronte nell’immediato futuro.

“Da notare la partecipazione di più di 100 esperti provenienti dalle industrie di tutto il mondo che hanno animato l’exhibition più affollata della storia di questa conferenza a dimostrazione della validità della “formula” HIPEAC che mette insieme l’eccellenza della scienza e tecnologica, le iniziative di trasferimento tecnologico fino alle opportunità di promozione per giovani studenti e dottorandi”, dichiara il professor Luca Fanucci, general chair della conferenza e responsabile scientifico per l'Università di Pisa del progetto HiPEAC.

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Il professor Luca Fanucci (al centro) con Silvia Panicacci e Gianluca Giuffrida.

“Particolare attenzione hanno suscitato tutte le iniziative promosse dai partner del consorzio “EPI: European Processor Initiative”. La presenza di EPI ha sicuramente attratto a Bologna diverse aziende ed enti che seguono con molto interesse questa iniziativa. Come ad esempio la RISC-V Foundation che ha addirittura annunciato che sposterà la sua sede dagli USA in Europa”, dice il professor Sergio Saponara, Sponsor Committee Co-Chair della conferenza e responsabile scientifico per l'Ateneo pisano della European Processor Initiative.

“HiPEAC rappresenta una grande opportunità di crescita per chi come me svolge il dottorato di ricerca nel settore dell’embedded computing mettendomi in rete con più di 2000 esperti a livello Europeo appartenenti al mondo industriale e della ricerca. Non solo attraverso la conferenza, ma anche attraverso Summer School, Student Challenge e internship presso aziende ed enti ricerca appartenenti alla rete”, aggiunge Silvia Panicacci, dottoranda in Ingegneria dell’Informazione dell'Università di Pisa. 

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Infine merita segnalare lo STEM-DAY, che si è tenuto nella giornata di martedì 21 gennaio e che ha permesso a circa 80 studenti del settore ICT di confrontarsi con le attività sviluppate nelle aziende leader del settore (quali ARM, GOOGLE, DEEPMIND, STMicroelectronics, Huawei, United Technologies, Nvidia, etc,) per conoscere le posizioni di lavoro ed intership offerte ed in definitiva trovare ispirazione per le loro future carriere nel settore. Luca Zulberti, studente della laurea magistrale in Ingegneria elettronica a Pisa commenta: “La partecipazione a questo evento, insieme ad altri 20 colleghi di ingegneria, mi ha permesso di entrare in contatto e confrontarmi a tu per tu con tecnici e HR di aziende leader del settore e questo mi ha permesso di mettere a fuoco i miei principali interessi in vista dell’inserimento lavorativo post-lauream.“

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  • 30 gennaio 2019

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