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Quando a twittare è la pubblica amministrazione

Come i social network stanno cambiando il rapporto tra gli enti pubblici e i cittadini

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COver volume "Cittadini di Twitter"La valenza comunicativa dei social network è ormai da tempo una realtà e sempre di più la comunicazione pubblica ne viene influenzata. In un incontro organizzato al dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa si è discusso di come le nuove tecnologie stiano cambiando il sistema della comunicazione all'interno delle istituzioni e delle aziende pubbliche. L'iniziativa ha preso spunto dalla pubblicazione del libro "Cittadini di Twitter" di Francesco Di Costanzo (Indiscreto Editore), il primo libro italiano scritto sulla comunicazione via Twitter delle aziende di servizio pubblico locale e ha visto la partecipazione, oltre all'autore del libro, di Alessandro Polsi, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, Adriano Fabris, presidente del Centro Interdisciplinare di ricerche e di servizi sulla Comunicazione e docente dell'Università di Pisa, Roberto Bernabò, direttore de Il Tirreno, Maria Chiara Carrozza, deputata della Repubblica, Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana.

«La nuova frontiera della comunicazione pubblica passa oggi attraverso i social network e Twitter è uno strumento essenziale in questa strategia – ha spiegato il professor Adriano Fabris - Sappiamo però che in Italia siamo ancora indietro. Auguriamoci che anche grazie a questo libro che stiamo presentando, il quale prende in esame alcune buone pratiche di enti pubblici, l'uso dei social network possa diventare pratica comune tra ente pubblico e cittadino».

Nel corso dell'incontro-dibattito è emerso come oggi le nuove tecnologie della comunicazione, con la forte e costante presenza dei social network, accompagnino e sviluppino il dialogo e la partecipazione fra istituzioni, aziende e cittadini. Il loro uso tuttavia richiede attenzione, costanza e competenza per non compromettere la loro efficacia e non degradare il rapporto comunicativo con un sovraccarico di espressioni e di informazioni autoreferenziali che peggiorano la tendenza alla contrapposizione che emerge nella rete. In Italia stiamo rincorrendo altri Paesi europei ed extraeuropei che da tempo stanno scommettendo su questa forma di comunicazione. Oggi c'è grande fermento e anche le istituzioni e le aziende stanno iniziando a puntare sulla nuova comunicazione. La Toscana in questo è regione attiva e ai vertici della classifica nazionale.

Incontro "Cittadini di twitter"«Il dibattito sul doverci essere o meno - ha spiegato Francesco Di Costanzo - è secondo me superato, oggi le istituzioni e le aziende pubbliche hanno il dovere di sbarcare su Twitter e sui social per comunicare con i cittadini. Su Twitter, il mezzo più efficace e in costante crescita, in Italia siamo all'anno zero nel servizio pubblico locale con soli 20 profili su migliaia di aziende, con la Toscana fortunatamente al primo posto con 7 account attivi. Un po' meglio va per i Comuni, ma l'ordine di grandezza resta di circa 300 su 8091, ancora pochi. Chi non c'è, è l'ora che si attrezzi, chi c'è studia come implementare la sua presenza che sta dando ottimi frutti».

La neo deputata Maria Chiara Carrozza ha portato la sua testimonianza diretta dal mondo della politica: "In un momento in cui è necessario recuperare il rapporto con i cittadini e con i territori, le nuove tecnologie - e i social network in particolare - rappresentano uno strumento utile per raggiungere di nuovo le persone. Naturalmente il politico o il comunicatore istituzionale deve stare molto attento, soprattutto con i 140 caratteri di Twitter, perché il rischio di incorrere in errori è molto alto: serve autocontrollo, è necessario usare un linguaggio giusto e misurato, non scivolare nell'insulto o nel messaggio "violento". Nostro dovere è dare il buon esempio riuscendo a essere oggettivi, esprimere comunque la nostra opinione senza manipolare".

Dopo l'intervento di Roberto Bernabò – incentrato sulla rivoluzione che le nuove tecnologie hanno portato nel mondo dell'informazione e nei giornali in particolare - al centro della discussione sono state anche le aziende pubbliche, in particolare quelle del settore dei servizi pubblici locali, alcune delle quali in Toscana hanno già cominciato a sperimentare i social network e Twitter in particolare per le loro attività di comunicazione e di informazione verso gli utenti: «Le nuove tecnologie - ha detto Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana - non sono ancora strumenti standard con istruzioni per l'uso facilmente applicabili, ma devono essere aggiustate e registrate alle modalità operative e alle esigenze delle singole aziende. Per questo è importante uno scambio continuo di informazioni fra chi ha cominciato a utilizzarle, proprio per mettere a punto le procedure migliori per ottenere la massima efficacia".

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  • 9 aprile 2013

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