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Firmato accordo tra gli enti di ricerca pisani e Joint Research Centre della Commissione Europea

La collaborazione avrà durata quinquennale

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jrcentiÈ stato firmato l’8 aprile scorso l’accordo quadro di collaborazione di ricerca tra il Joint Research Centre (JRC, il servizio scientifico interno della Commissione Europea) e l’ecosistema di ricerca pisano, rappresentato dall’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (sede di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (sede di Pisa), l’Osservatorio Gravitazionale Europeo e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (sede di Pisa).

L’idea della collaborazione, promossa dal professor Francesco Marcelloni (prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali dell’Università di Pisa) in collaborazione con il professor Lisandro Benedetti-Cecchi (prorettore per la ricerca in ambito europeo e internazionale) e da Maria Betti, direttrice dello EC, JRC ‐ Directorate G for Nuclear Safety and Security, è nata il 18 maggio 2018 quando l’Università di Pisa ha organizzato e ospitato un workshop di presentazione delle attività del JRC e dell’intero ecosistema di ricerca pisano. A seguito del workshop, la collaborazione tra JRC, Università di Pisa e gli altri enti di ricerca sopra elencati è proseguita attraverso l’organizzazione di incontri tematici presso la sede JRC di ISPRA (VA) e si è infine concretizzata in questo accordo di collaborazione.

L’accordo quadro avrà durata quinquennale con possibilità di rinnovo. L’Università di Pisa svolgerà il ruolo di referente della collaborazione con l’obiettivo di facilitare i rapporti tra JRC e tutti gli enti di ricerca firmatari dell’accordo.

Grazie a questo accordo, le istituzioni pisane coinvolte potranno collaborare in maniera duratura ed efficace con il JRC, contribuendo alla comprensione e risoluzione delle problematiche di ricerca comuni, elencate qui di seguito.

  • Ricerca e valutazione nutraceutica, Tecnologie e biotecnologie alimentari, Imaging biomedico e medicina ambientale.
  • Liquidi ionici nella trasformazione della biomassa o nel trattamento dei rifiuti, Materie prime per batterie e applicazioni biomediche.
  • “Wearables” e Intelligenza Artificiale per le malattie legate alle emozioni e allo stress, “Deep and Machine Learning”, “Cybersecurity”, “Cloud and Big Data”, applicazioni dell’Industria 4.0.
  • Uso del suolo e cambiamenti climatici, Biodiversità marina e servizi ecosistemici, Specie invasive, Energia sicura, pulita ed efficiente, Permafrost e clima in ambiente di alta montagna.
  • Applicazioni dell'energia nucleare in ambito medico, del monitoraggio ambientale, dell’Intelligenza Artificiale e alla robotica.
  • Osservazione della terra e dell'atmosfera, Rischi naturali e artificiali, Gestione del rischio di catastrofi, Utilizzo e stoccaggio del carbonio.
  • Applicazioni della tecnologia dei rivelatori di onde gravitazionali, Sensori ottici ed elettronica a basso rumore, Ottica adattiva, Monitoraggio sismico e ambientale.
  • Economia circolare: contabilità e valorizzazione dei rifiuti alimentari.
  • Clima, Inquinamento dell'aria, Meteorologia ed ecologia terrestre.
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  • 20 aprile 2020

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