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Covid-19: via libera dell'Aifa allo studio clinico guidato dall'AOUP

Menichetti: «Fondamentale armonizzare i tempi concitati di un'epidemia con il necessario rigore della ricerca scientifica»

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Nuovo importante riconoscimento della ricerca pisana nella lotta al Covid-19. L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha infatti autorizzato lo studio multicentrico sul Baricitinib, guidato dallo staff del professor Francesco Menichetti, professore ordinario dell’Università di Pisa e primario del reparto di malattie infettive dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Si tratta di un farmaco impiegato per la cura dell'artrite reumatoide, di cui adesso si vuole valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità per un possibile utilizzo nel trattamento dei pazienti Covid-19.

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«La notizia dell'autorizzazione dell'Aifa per questo nuovo importante studio clinico - ha commentato il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - arriva a pochi giorni da quello della Regione per la sperimentazione della plasmaterapia nei pazienti critici affetti da Coronavirus. Due riconoscimenti importanti che confermano l'alto livello della ricerca condotta dalla nostra Università. Il contributo che sta dando l’AOUP alla lotta contro il Covid-19 – ha aggiunto Mancarella - è anche la prova di quanto sia fondamentale per l'Italia investire di più nel nostro sistema sanitario e in quello della ricerca pubblica».

«La malattia da Coronavirus ha due fasi – ha spiegato il professor Francesco Menichetti -. Una legata all'aggressione virale, che causa l'iniziale danno polmonare, e una seconda causata dall'eccessiva risposta infiammatoria di difesa da parte del sistema immunitario del paziente colpito. Quest'ultima è la responsabile dell'aggravamento della polmonite».

«Il farmaco al centro del nostro studio, il Baricitinib -  prosegue il primario del reparto di malattie infettive dell’AOUP -, è normalmente utilizzato per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide, ma è potenzialmente utile anche nei pazienti con Covid-19, per una sua duplice azione di mitigazione della cascata infiammatoria e di riduzione dell’ingresso del virus nelle cellule polmonari».

«Nella nostra Azienda Ospedaliera - informa Menichetti – lo abbiamo già impiegato in un piccolo gruppo di pazienti (circa 30) con Covid-19 e polmonite severa. Dopo un trattamento con 4 mg al di’ per via orale per 10-14 giorni, è stato osservato un miglioramento dei parametri clinici nell’ 83% dei casi e la maggior parte dei pazienti trattati non ha avuto necessità di ventilazione invasiva».

«Adesso – conclude - è il momento di armonizzare i tempi concitati di un'epidemia con il necessario rigore della ricerca scientifica e il protocollo di cui siamo capofila ha proprio l’obiettivo, partendo da questi primi risultati positivi, di verificare l'efficacia, la sicurezza e tollerabilità del Baricitinib nei pazienti con polmonite  da SARS-CoV2».

Nasce così lo studio multicentrico, prospettico e randomizzato disegnato dal professor Francesco Menichetti e dai suoi collaboratori, il dottor Marco Falcone e la dottoressa Giusy Tiseo, con l'importante contributo della professoressa Marta Mosca, valutato positivamente dal Comitato tecnico scientifico di Aifa e definitivamente approvato dal Comitato etico dell'Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani.

Già operativo il centro promotore di Pisa, che sarà rapidamente affiancato dal Niguarda a Milano e dagli Ospedali di Bergamo, Pavia e Brescia.

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  • 24 aprile 2020

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