È stato pubblicato sulla rivista online “Current Genomics” un articolo a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa che descrive la caratteristiche chiave dell’epidemia di Covid-19 a seguito di un’estesa revisione della letteratura scientifica. L’articolo, dal titolo “The Covid-19, epidemiology, clinic and prevention”, è un editoriale su invito da parte della stessa rivista e porta la firma dei medici dei gruppi della Medicina Interna Immuno-Endocrina (professor Alessandro Antonelli), della Medicina Preventiva e del Lavoro (professor Alfonso Cristaudo e professor Rudy Foddis).
Nella foto, da sinistra, la Dot.ssa Silvia Martina Ferrari, il Prof. Rudy Foddis, la Dott.ssa Giusy Elia, il Dott. Salvatore De Marco, il Prof. Alessandro Antonelli, la Dott.ssa Poupak Fallahi e il Prof. Alfonso Cristuado.
Lo studio è un prezioso contributo alla diffusione delle conoscenze sul Covid-19 e sintetizza in vari punti tutto quello che è stato scoperto fino ad oggi del virus: dall’origine animale, fino ai mezzi di trasmissione, tra cui le ormai famose “droplets” e il contatto con superfici contaminate. Inoltre vengono riportati in modo approfondito i sintomi – principalmente febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e affaticamento, ma in alcuni casi anche nausea, vomito e diarrea – e si ricorda che il 20-30% di chi viene infettato deve ricorrere alle terapie intensive. In questi casi sono state riscontrate malattie preesistenti come ipertensione, diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Il tasso di mortalità è del 5-15% dei pazienti ospedalizzati con una preponderanza di uomini sopra i 60 anni con malattie pregresse.
Ampio spazio dell’editoriale è dedicato alle terapie che si sono sperimentate fino ad oggi: tra queste si ricordano quelle con i farmaci impiegati nel trattamento di alcune infezioni virali, in particolare quelle da HIV; quella con il farmaco per il trattamento dell’artrite reumatoide; quella con l’eparina, che va ad agire contro le coagulopatie riscontrate in molti pazienti; infine le cure col plasma di pazienti immunizzati.
Sul lato della prevenzione si ricorda che le misure principali per evitare la diffusione dell’infezione sono stare a casa, evitare assembramenti, lavare frequentemente le mani con acqua e sapone. Viene inoltre citata l’importanza del distanziamento sociale e dell’utilizzo delle mascherine. Un ultimo paragrafo è dedicato allo studio del vaccino: attualmente ci sono tre strategie di vaccinazione al vaglio degli scienziati e lo sforzo di tutti è arrivare prima possibile a una soluzione grazie alla ricerca scientifica.