Prosegue il progetto “Studio sicuro” della Regione Toscana, oggetto di una campagna di informazione ad hoc su stampa, social, radio e tv, grazie alla quale gli studenti e le studentesse possono trovare una guida intelligente per la loro formazione in sicurezza e per costruire il loro progetto di vita. L’iniziativa, finanziata grazie al Fondo sociale europeo, è promossa dall’assessorato dell’università e ricerca in collaborazione con quello alla formazione e rientra nelle politiche di GiovaniSì.
L'iniziativa è stata presentata a inizio luglio dalla vicepresidente e assessore alla ricerca e università Monica Barni insieme al rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella, Francesco Frati rettore dell'Università di Siena, Sandra Furlanetto in rappresentanza dell'Università di Firenze, delegata all'orientameno così come Valentino Baldi in rappresentanza dell'Università per stranieri di Siena e Marco Moretti presidente dell'Azienda per il Diritto allo Studio.
“Studio sicuro – ha detto la vicepresidente Monica Barni – vuol dire che in Toscana si studia in sicurezza. Abbiamo lavorato in tutti questi mesi con le università sui vari temi a partire dalle linee guida per la gestione dell’emergenza, ma anche sulle riaperture. E’ studio sicuro, inoltre, perché chi vuole continuare nel proprio percorso formativo dopo il diploma può farlo, beneficiando di molti servizi e opportunità economiche che la Regione Toscana con l'azienda per il Diritto allo studio e le università mettono a disposizione per le studentesse e gli studenti che purtroppo non possono permetterselo, e sappiamo bene come quest'anno sia particolarmente duro e complesso per molte famiglie. Proprio in un momento di grande crisi economica, come quello che stiamo vivendo a causa dell'emergenza Covid, vogliamo mettere in luce quanto lo studio e la ricerca siano fondamentali per uscire da queste difficoltà. Gli studenti e le studentesse devono sapere che in Toscana ci sono istituzioni che li sostengono”.
Covid, oltre 6, 5 milioni di euro per misure straordinarie a favore di studenti e borsisti
Contributi una tantum per alloggi dei fuori sede, per la mensa, per imprevisti. Sono diverse e ammontano a oltre 6 milioni e 500mila euro le misure straordinarie che la Regione tramite l’Azienda per il Diritto allo Studio ha attivato a favore di studenti universitari borsisti fuori sede in questa fase di emergenza sanitaria.
Sono previsti contributi una tantum ai borsisti quali maggiorazione straordinaria del contributo affitto di 150 euro al mese per le mensilità marzo aprile e maggio, contributi una tantum cosiddetti “Disagio quarantena” di 250 euro per tutti gli studenti vincitori di borsa di studio annuale presenti al 5 marzo 2020 nelle residenze universitarie, contributi straordinari alloggio di 450 euro a tutti gli studenti vincitori di posti in alloggio che non hanno richiesto il contributo affitto e non sono stati convocati al 4 marzo (data del blocco delle assegnazioni di alloggio), contributi alloggio ai borsisti semestrali Covid 19 sotto forma di sconto sulle rette dovute e gratuità mensa. Poi ci sono i contributi per gli studenti borsisti, nella misura massima del valore di due mensilità per il servizio mensa. E sono anche previsti contributi a sostegno dei borsisti fuori sede, qualora questi siano posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, o contraggano il virus e siano posti in quarantena. Si prevede anche un fondo rischi gestione emergenza Covid 19 per eventuali contributi straordinari Covid 19 nel caso di prolungamento emergenza (no ripresa didattica).
Non solo, in aggiunta a tutto questo la Regione ha disposto per l’a.a. 2020/21 borse straordinarie Covid per gli studenti in possesso dei medesimi requisiti di reddito ma con requisiti di merito inferiori a quelli necessari per l’accesso alla borsa ordinaria.
In particolare, questi studenti dovranno aver conseguito alla data del 10 agosto 2020 almeno il numero di CFU previsti a quella data per le borse ordinarie, avvalendosi di un “bonus straordinario” (cumulabile con il bonus standard già previsto). Tale bonus straordinario è pari a 5 CFU per gli studenti iscritti a corsi di laurea delle Università e pari a 10 CFU per gli studenti iscritti a corsi equiparati presso Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica).
Quanto costa studiare? Me lo posso permettere? In Toscana sì
La Regione Toscana sostiene gli studi e le università non fanno pagare le tasse agli studenti con famiglie a reddito basso. Tutto questo è possibile attraverso l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario. E' possibile dunque avere mense e residenze gratuite, borse di studio e altri servizi.
Al momento dell’iscrizione, viene consegnata la Carta dello Studente della Toscana che serve per sostenere gli esami, per accedere a tutte le mense, alle sale studio, alle biblioteche del territorio regionale, per salire su bus e tranvia, per ottenere sconti a teatro e al museo e per molto altro ancora.
Per chi ha dubbi
Se sul percorso post-diploma permangono dubbi si può partecipare per i mesi di luglio e agosto a laboratori di orientamento con orientatori esperti, giovani laureati, rappresentanti di aziende e docenti universitari. “Orienta il tuo futuro” è il progetto regionale che aiuta gli studenti nella scelta degli studi dopo il diploma, tenendo conto delle vocazioni e dei profili professionali più richiesti in Toscana.
Per richiedere la partecipazione ai laboratori di orientamento si può consultare il sito www.orientailtuofuturo.it. Tra le iniziative messe in campo ci sono anche alcune "pillole" radio della durata di 5 minuti, in onda in tutte le emittenti toscane, sui temi della campagna, ovvero diritto allo studio (borse di studio, ristorazione, alloggi), orientamento, percorsi formativi post diploma, carta dello studente, ecc. I podcast delle trasmissioni già realizzate e andate in onda sono disponibili al link "contenuti multimediali" nel sito della campagna.