“L’innovazione proposta è rigorosa, semplice e di impatto: rigorosa perchè il metodo con cui è stata sviluppata è ineccepibile, semplice perché mescola elementi di contesto che la coniugano con il territorio ed ha un potenziale di scalabilità, e di impatto perchè a costi contenuti riesce a risolvere potenzialmente problemi fondamentali tra quelli assegnati. Ha inoltre il grande merito di essere una innovazione che coniuga le Scienze Naturali con le Scienze Sociali, presupposto fondamentale per poter affrontare le grandi sfide di questo momento storico”. Queste le motivazioni con le quali la giuria, composta da Francesca Pasinelli, Direttore Generale della Fondazione Telethon, Mario Calabresi, giornalista e scrittore italiano, Barbara Gallavotti, biologa, giornalista e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia L. da Vinci di Milano, Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, Andrea Salonia, Professore Ordinario di Urologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi, ha assegnato il primo premio del concorso "MAD for Science 2020" al progetto presentato dal team del Liceo Filippo Buonarroti.
Studentesse e studenti in laboratorio, la foto è stata scattata prima dell'emergenza Covid-19
Il primo premio consiste in 75 mila euro per l’implementazione del laboratorio di scienze della scuola e l’acquisto quinquennale di specifico materiale di consumo. Il concorso ha previsto una preselezione che ha individuato, su 167 licei iscritti, 50 scuole le quali hanno avuto accesso alla fase successiva, quella in cui sono stati scelti i licei finalisti e poi, attraverso una fida in diretta streaming tra i sei finalisti, quello vincitore.
Il progetto, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riguardanti fame nel mondo, salute e benessere delle popolazioni e del pianeta, ha valutato la possibilità di rispondere ai problemi di malnutrizione esistenti nella popolazione del Corno d’Africa migliorando le caratteristiche nutrizionali dell’enjera, un alimento che è alla base della dieta delle popolazioni in questa area del pianeta. Questo pane azzimo preparato con farina di teff, cereale ricco di carboidrati ma povero di proteine, acidi grassi polinsaturi ed antiossidanti, è stato arricchito con la polvere di spirulina, un’alga ricca di sostanze nutritive e in particolare di proteine, allo scopo di ottenere un alimento completo ed equilibrato da un punto di vista nutrizionale.
Studentesse e studenti in laboratorio, la foto è stata scattata prima dell'emergenza Covid-19
Il grande risultato ottenuto è il frutto di un ottimo lavoro di squadra che è iniziato nell’anno scolastico 2019/20 e si è concluso nel contest finale del 14 ottobre 2020. Il gruppo, costituito da studenti provenienti da varie classi, ha lavorato con impegno ed entusiasmo: Marina Biagioni, Aurora Morelli, Greta Redini e Martina Sbrana della 5ESA; Giada Fiorini, Juhi Maharjan e Alessandro Lagonegro della 5DSA; Simone Gagliardi della ex 5BSA, Filippo Baroni, Giovanni Bouillon, Ludovico Lami, Francesco Luperini, Alice Lio Passarelli, Francesco Santerini e Francesca Vasone della 5AS; Sara Favilli, Esther Giordani, Francesco Lami, Matilde Orsini, Tommaso Terreni della 4AS; Marg Dawood, Marta Orlati, Alessandro Sartor, Iacopo Viale della 3BSA, Filippo Agi, Giovanni Scione, Teresa Bandinelli, Caterina Natali, Elisa Pagano e Teresa Vaccarino della classe 3DS.
Sei docenti hanno lavorato intensamente al progetto e guidato i ragazzi nelle varie fasi della sua realizzazione: Barbara Cei, referente del progetto, Alessio Ciampini, Paola Fortuna, Marilena Marincola , Grazia Valtriani e Giacomo Vanni.
Francesca Pasinelli, presidente della giuria, nel conferire i premi ai vincitori ha affermato: “Questi ragazzi hanno dimostrato di saper lavorare in squadra grazie all’importantissima guida dei propri professori, riuscendo a definire un progetto sperimentale che li ha portati a vincere un finanziamento del quale beneficeranno tutti gli studenti del loro Istituto”.
Il progetto è stato svolto in collaborazione con la professossa Lucia Guidi, presidente del corso di laurea in Scienze Agrarie, e il team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-Ambientali dell’Università di Pisa che hanno permesso di realizzare la fase sperimentale presso i loro laboratori e con il consorzio Cosvig/ENEL di Chiusdino.
(fonte: sito Liceo Filippo Buonarroti)