Al via per il secondo anno successivo "è-book!", il concorso riservato agli studenti universitari italiani, chiamati a ideare uno slogan per promuovere i libri e la lettura. Il concorso, promosso da AIE, con il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università (AICUN), mette in palio 5 premi da 2.000 euro ciascuno come contributo alle retta universitaria dell'a.a. 2012/2013, o 2.000 euro in libri o e-book. I buoni saranno personali e spendibili in qualsiasi libreria italiana, incluse quelle online.
La sfida lanciata ai ragazzi si concentra sulla "università senza libri". E li provoca a diventare i copy, i protagonisti veri, di una campagna degli editori, che partirà a inizio settembre nelle università italiane per valorizzare i libri universitari. I ragazzi dovranno, infatti, creare, in cinquanta caratteri, lo slogan della campagna di comunicazione "All'università i libri li compro perché" e compilare sul sito www.aie.it un questionario sull'uso delle tecnologie nello studio e sul loro rapporto con lo studio e i libri universitari.
Il gioco è riservato agli studenti universitari dei vari livelli (trienni, bienni, master ecc.) e inizierà martedì 23 aprile (Giornata mondiale del Libro e del Diritto d'autore e avvio ufficiale del Maggio dei Libri) per concludersi il 23 maggio 2013. I vincitori saranno resi noti il 14 giugno 2013.
Questo concorso diventa ancora una volta un'occasione per coinvolgere gli studenti universitari e puntare i riflettori sul loro futuro: libro, lettura, apprendimento sono gli strumenti per affrontare la vita, sono il vantaggio competitivo per posizionarsi nel mondo. Sono questi i temi su cui è chiesta la loro partecipazione e il loro contributo attivo. Di qui la sfida a "lavorare con gli editori", in squadra, per inventare lo slogan che sarà alla base di una campagna rivolta ai loro coetanei, nel loro "codice", da proporre nelle università italiane, per persuaderli a comprare e utilizzare al meglio quei contenuti didattici necessari allo studio universitario ma indispensabili a creare e consolidare una cultura per la vita.
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