Con un workshop che si è tenuto giovedì 29 aprile al Complesso “Le Benedettine”, si è concluso il progetto ULISSE “Understanding, Learning and Improving Soft Skills for Employability”, finalizzato a sviluppare le soft skills degli studenti per accrescere la loro occupabilità. Coordinato dall'Università di Pisa nell’ambito dell’Erasmus+, il progetto è stato realizzato con la partecipazione del Politecnico di Porto (Portogallo), dell’Università Miguel Hernández di Elche (Spagna), della University of Latvia (Lettonia) e dell’azienda Erre Quadro.
“Avviato nel dicembre 2018, ULISSE ha previsto una prima fase di ricerca e di analisi delle soft skills, condotta attraverso tecniche di text mining che hanno permesso di processare grandi quantità di dati provenienti da banche dati (ESCO), articoli scientifici, annunci di lavoro, CV (anonimi) degli studenti. Obiettivo di questa analisi è stato quello di definire una lista delle 17 soft skill maggiormente utili a sviluppare il potenziale degli studenti e a favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Gualtiero Fantoni, responsabile scientifico del progetto.
“Basandoci sull’analisi semantica delle soft skill abbiamo poi condotto una comparazione dell’offerta didattica degli atenei coinvolti, che ci ha portati a progettare un corso innovativo nei contenuti e nella metodologia: gli studenti hanno partecipato in maniera interattiva, anche grazie all’utilizzo di strumenti digitali che favoriscono il lavoro collaborativo, seppure a distanza, contribuendo in modo decisivo alla valutazione delle attività”, ha affermato Antonella Magliocchi, coordinatrice del progetto nell’ambito del Career Service di Ateneo.
Il corso si è articolato in quattro workshop di tre ore dedicati a sviluppare la creatività, la capacità di gestire i conflitti, l’attenzione al cliente, il pensiero critico, e due workshop di 45 minuti per allenare la flessibilità e la voglia di imparare. Gli studenti coinvolti in questa edizione sperimentale sono stati 18, provenienti da corsi di laurea triennali e magistrali di diversi dipartimenti. Le lezioni si sono tenute in inglese perché ogni workshop è stato condotto da un partner particolarmente esperto su quelle specifiche competenze. Il programma sarà replicato a maggio negli altri atenei europei e si terrà conto delle valutazioni degli studenti pisani per capire se i contenuti e le modalità di interazione siano stati efficaci e coinvolgenti o se sia necessario apportare qualche modifica.
“Le prime tre giornate si sono tenute a distanza per l’impossibilità dei colleghi internazionali di recarsi a Pisa, ma l’ultima giornata si è finalmente svolta in presenza, nel rispetto di tutte le norme previste dai protocolli anti Covid, per dare la possibilità agli studenti di conoscersi meglio e di poter riprendere un po’ di socialità”, ha affermato Rossano Massai, prorettore per gli studenti e delegato al placement.
Il progetto si concluderà ad agosto con un’ulteriore attività, ovvero la creazione di un’applicazione che potrà aiutare le aziende nella descrizione delle soft skill da associare agli annunci di lavoro.
Maggiori informazioni:
https://ulisseproject.eu/
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