È stato sottoscritto martedì 19 ottobre il Protocollo d’intesa tra Comune di Pisa, Prefettura, Università di Pisa e l’associazione Libera per la realizzazione di un’edicola attrezzata e di un totem con la finalità di “stimolare iniziative culturali ed eventi, da destinare alla prosecuzione del progetto di promozione culturale “I Saperi della Legalità”. A siglare il documento il sindaco di Pisa Michele Conti, il prefetto, Giuseppe Castaldo, il rettore Paolo Maria Mancarella, il referente provinciale di Libera, Fabrizio Tognoni.
La struttura, che sarà collocata in centro storico, andrà a sostituire il manufatto di Borgo Stretto a suo tempo confiscato alla criminalità e rimosso dal Comune nel gennaio 2020, dopo essere rimasto chiuso per anni. Il protocollo d’intesa trova coerenza con la legge n. 109/1996 che ha introdotto il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie quale strumento capace di rendere la società civile protagonista della lotta alle mafie. Al Protocollo siglato oggi è prevista l’adesione successiva di altri enti/istituzioni/associazioni pubbliche o private, presentando domanda al Comune di Pisa in qualità di coordinatore del progetto.
«Entro il 2022 avremo l’edicola in piazza Santa Caterina per le attività dell’associazione Libera in favore della legalità e il totem in Borgo Stretto che ricordi ai cittadini e ai turisti la storia di ciò che è avvenuto - ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti -. Siamo riusciti ad arrivare a un percorso condiviso perché quando si parla di tematiche così delicate, come la lotta alle mafie e la promozione della legalità, la città deve essere tutta unita, istituzioni pubbliche e mondo delle associazioni. Voglio perciò ringraziare tutte le istituzioni coinvolte in questo protocollo e le future che vorranno aderire. Pisa viene prima di polemiche o di visioni particolari e strumentali e vince se tutti insieme lavoriamo per trovare una sintesi, come accaduto oggi».
«Questo protocollo – ha commentato il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo - sancisce una collaborazione stabile tra le istituzioni cittadine per assicurare ogni forma di diffusione della legalità. Da parte mia esprimo la piena soddisfazione per la firma del protocollo che prevede impegni certi per ogni amministrazione coinvolta. Purtroppo, dopo questa crisi determinata dalla pandemia, nessun’area del Paese è immune dal rischio di infiltrazioni delle mafie. E anche se il territorio pisano ha dimostrato di avere gli anticorpi per reagire con determinazione a questi fenomeni è importante insistere sul tema della cultura della legalità, con iniziative come questa».
«Il protocollo firmato oggi è il compimento di un percorso di confronto che con l’Amministrazione comunale è iniziato all’indomani della rimozione del chiosco in Borgo stretto – ha detto il referente provinciale di Libera, Fabrizio Tognoni -. Siamo riusciti a superare le polemiche anche accese, aprendo la collaborazione anche ad altri enti. Tutti insieme siamo così riusciti a delineare un percorso in continuità e con forme nuove rispetto a quanto fatto finora in Borgo stretto. Il cuore di questo protocollo è legato al tema della memoria e del futuro. La prima è legata al totem che andrà al posto della vecchia edicola per raccontare quanto accaduto e per aggiornare sulla situazione dei beni confiscati alle mafie in Toscana. Il tema del futuro sarà, invece, quello di trasformare un bene confiscato alla mafia in un bene comune, in grado cioè di trasformare l’illecita ricchezza in nuovi servizi utili per la città, anche per promuovere la cultura della legalità».
«In un momento di grandi divisioni come quello che il nostro Paese sta attraversando, questo protocollo d’intesa è la conferma che quando il dialogo non si arresta le soluzioni arrivano e si riesce a dar vita ad importanti progettualità condivise - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella -. Presto Pisa potrà riavere la sua Edicola della legalità, elemento fondamentale del percorso di crescita culturale attraverso il quale il nostro Ateneo porta avanti un impegno nel contrasto alle mafie che, partendo dalle aule universitarie, vuole permeare trasversalmente ogni strato della nostra società».
Proprio alcuni giorni fa, il rettore Paolo Mancarella è intervenuto, su invito di Don Luigi Ciotti, all’Assemblea Nazionale di Libera. Nel suo discorso, tenuto nella sessione del pomeriggio del 15 ottobre, ha sottolineato il ruolo fondamentale che deve svolgere l'Università nel contrasto alle mafie e alla corruzione.
Il Rettore Paolo Maria Mancarella durante il suo intervento all'Assemblea Nazionale di Libera lo scorso 15 ottobre.
Il Protocollo
All’art. 2 del documento si legge che “nel 2013 fu sequestrata a una organizzazione criminale di tipo mafioso un’attività di edicola su suolo pubblico posta in Borgo Stretto a Pisa, che a partire dal 2014 l’amministrazione giudiziaria del Tribunale di Reggio Calabria e successivamente l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) avevano concesso in locazione alla cooperativa sociale Axis – ACLI per Impegno Sociale, individuata come soggetto gestore del progetto “I Saperi della Legalità” promosso dall’associazione “Libera- Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie”. In tale edicola l'attività di rivendita giornali è stata esercitata fino al 2018”.
“L’edicola ha rappresentato un punto di riferimento sociale, per l’inserimento lavorativo di personale svantaggiato, oltre che un volano culturale per il messaggio di contrasto alle mafie attraverso il coinvolgimento, negli anni, di centinaia di giovani in attività di formazione, studio ed aggregazione sui temi dell’educazione alla legalità, della lotta contro tutte le mafie, della corresponsabilità e del monitoraggio dei beni confiscati sul territorio, risultando la prima esperienza toscana di riutilizzo sociale di un’azienda confiscata alle mafie. In seguito alla chiusura dell’attività di rivendita di giornali il chiosco è stato rimosso dall’Amministrazione comunale. Dopo le interlocuzioni con l’associazione Libera si sono create le condizioni per la realizzazione di una nuova struttura multiuso, in un’altra parte della città, che ne riprendesse l’elemento culturale e sociale. È in questa logica che le parti individuano insieme un percorso che porterà alla realizzazione nella città di Pisa di una nuova struttura dotata anche di un’area esterna assegnata, che abbia la finalità di stimolare iniziative culturali ed eventi vari, da destinare alla prosecuzione del progetto di promozione culturale “I Saperi della Legalità” originariamente promosso da “Associazione Libera-Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie”.
“La struttura potrà trovarsi all’interno della piazza Santa Caterina o Martiri della Libertà, nel rispetto delle valutazioni normative ed amministrative, o in diverso spazio eventualmente da riutilizzare, concordato tra le parti. La struttura andrà, di fatto, a sostituire il bene confiscato e successivamente rimosso da Borgo Stretto. Nel luogo originario verrà collocato un totem, auspicabilmente multimediale, che avrà le funzioni di memoria della storia del bene confiscato e del progetto di riuso sociale da lì partito; rimando alla nuova struttura con l'evoluzione del progetto stesso; informazione e aggiornamento sulla situazione delle confische di beni e del loro riutilizzo sociale nella nostra Regione”.
Il Comune di Pisa si “impegnerà a redigere un progetto della struttura fino all’autonoma funzionalità, secondo le indicazioni della competente Soprintendenza, con la quale collaborerà per la individuazione precisa del posizionamento della stessa, in considerazione del vincolo presente nelle aree individuate. Il Comune si farà altresì carico della realizzazione della nuova edicola e del totem, con la collocazione di quest’ultimo in Borgo Stretto, proprio nel luogo ove era presente la precedente edicola, a suo tempo rimossa.
“La Prefettura di Pisa collaborerà con i Sottoscrittori al fine di promuovere ogni utile sinergia tra i programmi e le iniziative sviluppate dalla rete delle prefetture in tema di cultura della legalità e prevenzione antimafia sul territorio e collaborerà in ordine alle attività che verranno poste in essere presso la nuova struttura. La nuova edicola potrà così veicolare e far conoscere alla collettività le iniziative e le progettualità assunte per lo sviluppo di una cittadinanza piena e consapevole”.
“L’Università di Pisa potrà collaborare con l’associazione Libera nella gestione culturale e programmatoria delle singole iniziative che saranno poste in essere”.
“L’Associazione “Libera- Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie” attraverso il proprio Coordinamento territoriale Provinciale di Pisa si farà carico della promozione sociale e culturale di un progetto condiviso con le Parti, attraverso la realizzazione di eventi culturali finalizzati all’affermazione dei principi di legalità ed attraverso un programma di base che individui le attività che ivi saranno svolte, auspicabilmente anche da altri sottoscrittori del presente protocollo. Inoltre Libera, per quanto riguarda il totem, si impegnerà a predisporre una proposta realizzativa sia riguardo alla tipologia costruttiva che alla sua personalizzazione, anche attraverso i contenuti informativi previsti.