Il 3 e 4 novembre, presso il Centro Congressi delle Benedettine, l’Università di Pisa ospita il workshop “HURO - Human and Robots: how action shapes vision”, che coinvolge tre prestigiosi progetti di ricerca finanziati dallo European Research Council tutti focalizzati sul tema della sensazione e condotti da tre grandi istituzioni della ricerca italiana: le Università di Pisa e Firenze e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Le ricercatrici e i ricercatori protagonisti del workshop sono soprattutto giovani: due dei tre progetti ERC sono “starting grants”, PUPILTRAITS e MYSPACE, assegnati a giovani ma affermate ricercatrici, rispettivamente Paola Binda dell’Università di Pisa e Monica Gori dell’IIT di Genova. Il terzo progetto è invece l’“advanced grant” GENPERCEPT assegnato a David C. Burr dell’Università di Firenze, ricercatore di fama mondiale sui temi della percezione.
Al centro dell’incontro c’è la ricerca che indaga una caratteristica fondamentale di tutti gli esseri viventi: la capacità di raccogliere in modo attivo le informazioni sull’ambiente che ci circonda. La percezione attiva implica che l’informazione raccolta non dipenda solo dall’attività dei sensori, ma anche dalle caratteristiche dell’attore: le sue motivazioni, la sua esperienza precedente. La ricerca dimostra che proprio questa soggettività è la chiave dell’efficienza con cui gli esseri viventi si interfacciano con il proprio ambiente. Studiare i meccanismi della percezione attiva ci consente di comprendere l’integrazione delle informazioni che avviene nel cervello e il suo rapporto con il resto dell’organismo, generando informazioni che possono contribuire allo sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale. Inoltre, può aprire una finestra sulle differenze interindividuali – in particolare in popolazioni speciali, ad esempio la popolazione con disturbi dello spettro autistico.
L’incontro, promosso dal progetto PUPILTRAITS dell’Università di Pisa, ha lo scopo di contribuire a rafforzare una rete della ricerca di eccellenza sempre più articolata nel territorio locale e nazionale. Questa costituisce il necessario ambiente multidisciplinare per la formazione delle studentesse e degli studenti di dottorato e post-dottorato, che costituiscono la maggioranza dei tre gruppi coinvolti nel workshop e rappresentano l’immediato futuro della nostra ricerca.