L’Aoup è la seconda tappa del programma di visite istituzionali che la Commissione sanità del Consiglio regionale toscano ha fissato per il 2022 nelle tre aree vaste, con l’impegno di visitare l’anno prossimo tutti gli ospedali della Toscana per raccogliere spunti e criticità ma soprattutto verificare i tanti punti di forza, la progettualità, lo stato di attuazione della transizione digitale nelle varie realtà in cui si articola il servizio sanitario regionale. Il presidente Enrico Sostegni è arrivato a Pisa accompagnato da alcuni dei componenti della Commissione (Andrea Ulmi, Andrea Vannucci, Vincenzo Ceccarelli, Federica Fratoni, Diego Petrucci e Donatella Spadi), oltre al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo nell’ambito di un tour annunciato a inizio novembre dopo gli Stati generali della sanità per visitare i luoghi di persona e incontrare gli operatori nell’ambito di una funzione di programmazione, ma anche di controllo e di collaborazione con i professionisti del sistema. E in ogni realtà sono state mostrate le peculiarità specifiche.
In Aoup la delegazione, accompagnata dal direttore generale Silvia Briani insieme al rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi - presente anche Valentina Ricotta, vicepresidente della Società della salute Area Pisana- ha visitato il cantiere del nuovo ospedale, il Dea-Dipartimento di emergenza-accettazione e il Centro multispecialistico di Chirurgia robotica prima di incontrare i professionisti, i sindacati e il Comitato di partecipazione a fine visita.
Pisa sede del cantiere più grande al momento in Toscana
Al momento a Cisanello, il quartiere dove sta si sta completando l’Ospedale che prenderà il nome di “Nuovo Santa Chiara”, ci sono 7 gru, due scavi enormi, uno fra gli Edifici 30-31 e il 200 e l’altro fra l’edificio 200 e il parcheggio A dove sorgeranno i principali edifici del nuovo ospedale. La parte di scavo è completata per il 90%. Manca solo quella sotto la passerella sopraelevata di collegamento fra gli edifici 30 e 31 di cui è imminente la demolizione.
La guerra in Ucraina con la conseguente crisi energetica e l’impennata dei costi delle materie prime oltreché dei consumi ha determinato un allungamento dei tempi di circa 6 mesi rispetto alla tabella di marcia. Si prevede comunque l’ultimazione dei lavori entro il 2025.
Nonostante questo sono state realizzate quasi il 50% delle strutture in cemento armato e si è arrivati al solaio del tetto dell'edificio 34 che ospiterà la piastra tecnologica, mentre si attendono dal Governo i rimborsi per il caro materiali che consentiranno di non interrompere i lavori.
Il Dea-Dipartimento di emergenza accettazione, un ospedale dentro l’ospedale
La Commissione ha visitato anche il Dea-Dipartimento di emergenza accettazione che riunisce in un unico edificio (31) il Pronto soccorso e altre unità operative e funzioni deputate alla gestione dei percorsi di emergenza-urgenza, con particolare riferimento alla presa in carico di patologie tempo dipendenti (infarto miocardico acuto, ictus, trauma maggiore, sepsi) per le quali Aoup è di riferimento per il territorio dell’Area vasta nord-ovest. L’accesso al Dea da parte dei mezzi territoriali di soccorso è garantito anche dalla presenza di una piazzola per l’elisoccorso attiva h 24 nella limitrofa collina artificiale. La porta di ingresso al Dea è ovviamente il Pronto soccorso a cui, dall'inizio del 2022 ad oggi, hanno afferito in media 227 pazienti al giorno; di questi, in media 39 al giorno hanno poi avuto bisogno di ricovero. Negli ultimi tre anni, gli accessi, dopo il drastico calo nel 2020 in corrispondenza del lockdown, sono tornati a salire a numerosità prossime a quelle pre-pandemia, quando il numero medio al giorno era pari a 255. Nel primo semestre del 2022 sono stati registrati 40540 accessi totali (32353 nel 2021), di cui il 60% ha avuto un percorso interno al Pronto soccorso, mentre il 40% è stato avviato dal triage a percorsi di fast-track, ovvero percorsi specialistici dedicati alla presa in carico di codici di minore priorità e di competenza mono-specialistica. Questa modalità organizzativa è stata sviluppata al fine di ridurre l’impatto sul Pronto soccorso (la cui mission è assistere i pazienti più gravi ed urgenti), dei codici di minore urgenza (codici 4 e 5), i quali, rappresentando oltre il 50% degli accessi totali sia nel 2021 che nel 2022, costituiscono una persistente inappropriatezza di utilizzo delle strutture di emergenza urgenza. Per contro, nel primo semestre 2022 sono stati assegnati al momento del triage codici di maggior urgenza (codici 1 e 2) a 2609 pazienti (2405 nel corrispondente periodo 2021). Infine nel primo semestre 2022 sono stati codificati come codice 3 14485 pazienti (12427 nel 2021).
Centro multispecialistico di Chirurgia robotica
Altra tappa per la Commissione Sanità, il Centro multispecialistico di Chirurgia robotica che ha volumi di attività importanti: dal 2019 ad oggi, nonostante la pandemia, sono stati superati i 16mila interventi, con una media di circa 1300 l’anno, in tutte le specialità chirurgiche, compresi i trapianti (fatta eccezione per la ortopedia e la neurochirurgia, che non si prestano a questo tipo di sistema robotico). Con 4 piattaforme di ultima generazione, dedicate oltre che all’assistenza anche all’addestramento e quindi alla formazione professionale in cui Pisa è un Epicenter (indice di alti livelli di esperienza ultra ventennale e dotazione tecnologica, idonei all’insegnamento della chirurgia robotica a livello nazionale e internazionale) il Centro - che ha sede nel cuore dell’ospedale che, nel 2001, effettuò la prima lobectomia robotica al mondo sul primo sistema Da Vinci allora acquisito - è stato illustrato per le sue caratteristiche uniche: uniformità di accesso alle cure con mobilità di chirurghi e dei loro pazienti da tutta l’area vasta nord-ovest; multidisciplinarietà e coordinamento fra ricerca, didattica e assistenza, ospedaliera e sul territorio, in virtù di un modello organizzativo consolidato basato sull’integrazione di risorse umane e tecnologiche in ottica di area vasta, utilizzando procedure standardizzate su alti volumi di attività che assicurano anche sostenibilità dei costi.
Al termine del tour la Commissione sanità, insieme alla Direzione aziendale, ha incontrato i professionisti, i sindacati e il Comitato di partecipazione dell’Aoup nell’Aula al piano terra del Dipartimento cardio-toraco-vascolare per un primo bilancio su quanto osservato e per raccogliere le sollecitazioni degli operatori in uno scambio proficuo che continuerà anche nei prossimi mesi.
Fonte: Ufficio Stampa AUOP