La strategia “Farm to Fork”, cardine del Green Deal Europeo, è inserita nella lista dell’agenda della Commissione Europea per il raggiungimento dei “Sustainable Development Goals” (stabiliti dall’ONU) per accelerare la transizione della nostra filiera agro-alimentare verso un sistema più equo, sano e rispettoso dell’ambiente. La riduzione dell’utilizzo di agrofarmaci di sintesi e l’incremento della percentuale di superficie coltivata tramite metodi di coltivazione biologica, sono solamente due degli esempi proposti dalla Commissione per guidare la costruzione di sistemi agricoli sostenibili, che dovrebbero: avere un impatto neutro o positivo a livello ambientale; contribuire a mitigare l’impatto del cambiamento climatico; contrastare/invertire la perdita di biodiversità; garantire la sicurezza alimentare interna e globale in termini di food safety e food security; preservare l'accessibilità dei prodotti alimentari generando ritorni economici più equi.
A seguito del recente conflitto in Ucraina e della pandemia da COVID-19 si è resa evidente la necessità di realizzare sistemi produttivi più sostenibili e resilienti. La comunità scientifica internazionale, così come l’opinione pubblica, è ormai consapevole delle connessioni inestricabili tra attività antropica, processi produttivi e la salute degli ecosistemi. L’obiettivo del Workshop è stato proprio quello, tramite un approccio multidisciplinare, di approfondire e promuovere alcune delle innovazioni proposte dal mondo della ricerca all’interno del sistema agro-alimentare, con l’obiettivo di ridurre l’impatto del settore sugli equilibri ecosistemici e fornire nuove basi per la gestione sostenibile delle risorse.
L’iniziativa, svolta nell’ambito delle iniziative scientifiche organizzate da dottorandi/dottorande e finanziata dall’Ateneo, si è sviluppata nel corso di due giornate, ognuna delle quali si è focalizzata su aspetti differenti di tematiche connesse con la strategia Farm to Fork. L’evento (Link alla locandina) ha visto intervallarsi alle numerose relazioni dei dottorandi del Dipartimento, gli interventi proposti da ricercatori e professori provenienti dall’Ateneo pisano o da altre Università/istituti di ricerca, sia italiani che stranieri. Complessivamente, grazie alla modalità mista, hanno assistito all’evento più di 100 persone (sia in presenza che on line).
L’apertura dei lavori è stata tenuta dal Prof. Marcello Mele (Direttore del DiSAAA-a), che ha approfittato della prestigiosa vetrina internazionale per premiare gli studenti dell'Istituto Agrario Parentucelli-Arzelà di Sarzana (SP), risultati vincitori di un concorso indetto dall’Ateneo su tematiche riguardanti la sostenibilità in ambito agro-alimentare (“From farm to fork ...to future”).
Nella foto il comitato organizzatore dell’evento (da sinistra verso destra): Sara Sturiale, Hafsa El Horri, Giulia Lauria, Giuseppe Quaratiello, Roxana Elena Amarie, Emiliano Delli Compagni, Stefano Pettinelli, Manola Colabianchi e Samuele Risoli. Nello schermo: Alice Ripamonti (sinistra) e Matteo Finocchi (destra).
Durante la prima sessione, “Integrated resource management in farming systems”, moderata dal Dott. Lorenzo Cotrozzi (Università di Pisa) sono intervenuti ricercatori esperti che hanno fornito delle panoramiche sulla gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura, la multifunzionalità, in termini di servizi ecosistemici dei paesaggi in agricoltura e l’applicazione dei metodi di Life Cicle Assesment per la valutazione e la quantificazione dei rischi e dei benefici nei sistemi agro-alimentari. Nella seconda parte della sessione, invece, l’attenzione si è spostata sulle recenti innovazioni proposte in ambito di nutrizione minerale delle piante ed i relatori coinvolti hanno discusso circa gli effetti delle novità introdotte in termini produttivi e degli effetti sugli ecosistemi.
La seconda sessione (“Farming practices to reach Sustainable Development Goals”) è stata moderata dal Prof. Andrea Serra (Università di Pisa) e ha visto susseguirsi numerosi interventi focalizzati sull’utilizzo di tecniche innovative e a basso impatto ambientale per la gestione dello stato di salute della vegetazione, sul ruolo della nutrizione e del benessere animale negli allevamenti suini, sullo sviluppo di pratiche di agroforestry ed i servizi ecosistemici offerti da questa tipologia di gestione dell’agroecosistema e sulle prospettive più recenti in ottica di produzioni circolari e riutilizzo delle materie prime nel comparto agricolo.
La terza ed ultima sessione (“Food strategy to promote quality production”) ha visto la Dott.ssa Francesca Galli (Università di Pisa) nei panni di moderatrice. Durante questa sessione, gli interventi si sono focalizzati sulle novità proposte all’interno della filiera al fine di promuovere delle produzioni sempre più attente ai parametri qualitativi dell’alimento. Gli argomenti trattati sono stati numerosi e gli uditori hanno offerto la loro visione sull’utilizzo di tecnologie alternative per la produzione e la salvaguardia di alcuni dei prodotti di punta della nostra filiera agro-alimentare e sull’importanza della sostenibilità e della circolarità nei processi produttivi.
Samuele Risoli
Dottorando di Ricerca
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa