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Un algoritmo made in Pisa per predire il potenziale archeologico delle città

Strumento fondamentale per la pianificazione territoriale, è il risultato del progetto MAPPA

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carta potenziale archeologico pisaUn pool di archeologi, geologi e matematici dell'Università di Pisa ha sviluppato il primo algoritmo in grado di predire il potenziale archeologico delle città. Questo strumento fondamentale e innovativo per pianificare lo sviluppo territoriale in modo rispettoso del patrimonio sepolto, è il frutto del progetto "MAPPA – Metodologie Applicate alla Predittività del Potenziale Archeologico" finanziato dalla Regione Toscana e realizzato dall'Università di Pisa con la collaborazione del Comune di Pisa e delle Soprintendenze per i Beni Archeologici della Toscana e per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici di Pisa e Livorno.

"Abbiamo usato come case study Pisa – ha spiegato la professoressa Maria Letizia Gualandi dell'Ateneo di Pisa – e per calcolare il potenziale archeologico un pool di archeologi, geologi e matematici esperti in analisi numerica ha elaborato un algoritmo in grado di fare valutazioni sulla base di una serie di parametri predeterminati. Gli obiettivi di questa scelta sono stati due: ridurre il più possibile i margini di soggettività nelle valutazioni archeologiche e realizzare uno strumento esportabile in altre realtà urbane, andando oltre il luogo comune che 'in Italia, ovunque si scava si trova di tutto'".

Da questo lavoro è nata la "carta di potenziale archeologico" di Pisa che è stata consegnata alla città durante il convegno internazionale "Opening the Past 2013. Archaeology of the Future" che si svolge dal 13 al 15 giugno al Polo Carmignani. In pratica, i geologi hanno ricostruito la morfologia del territorio su cui si è sviluppata la città, dalla protostoria all'età contemporanea, determinando quali fossero di volta in volta le aree asciutte, quelle palustri e quelle soggette a esondazioni, in modo da permettere agli archeologi di formulare ipotesi circa la distribuzione dell'insediamento umano nei vari periodi.

Oltre alla carta di potenziale archeologico, nella tre giorni di convegno sono stati presentati anche altri risultati di MAPPA. Sul sito del progetto c'è un webGis liberamente consultabile con tutti i dati archeologici e geologici relativi a Pisa (archivi, pubblicazioni, antiche cartografie, fotografie aeree, tracce materiali conservate negli edifici ecc.). A questo si aggiunge il MOD (MAPPA Open Data archaeological archive), il primo e unico archivio italiano di dati archeologici open data, dove si possono trovare i "dati grezzi" degli scavi archeologici, cioè tutte le informazioni originali che emergono durante i lavori di scavo e che costituiscono la base documentaria di ogni successiva interpretazione archeologica e ricostruzione storica.

Ne hanno parlato:
Repubblica Firenze
Tirreno Pisa
Tirreno.it
La Nazione
Intoscana.it
PisaToday.it
GoNews.it
Ognisette.it
PisaInformaFlash.it 

TV:
50canale

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  • 14 giugno 2013

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