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Circle U.: la Commissione Europea rinnova il sostegno all’Alleanza Universitaria europea

Con un finanziamento di 12,8 milioni di euro, “Circle U. 2030” continuerà a costruire l'università del domani

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Con l’approvazione del nuovo progetto da parte della Commissione Europea, l’Alleanza Universitaria Europea Circle U. passa alla sua seconda fase e si prepara ad affrontare nuove sfide e obiettivi. Finanziato con 12,8 milioni di euro, “Circle U. 2030” avrà una durata di quattro anni e continuerà a sviluppare e promuovere iniziative di eccellenza sul piano della formazione, della ricerca e dell’innovazione per costruire società più sostenibili, democratiche e attente alla salute dell’uomo. In totale sono nove le università europee che fanno parte dell’Alleanza: oltre l’Università di Pisa, Aarhus University (Danimarca), Humboldt-Universität zu Berlin (Germania), King’s College London (UK), Université Paris Cité (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università di Louvain (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Universität Wien (Austria).

Nel nuovo progetto ci sono molte novità. La prima è l’Open Campus, che diventerà punto di accesso unico per tutte le opportunità formative di Circle U. Sarà inoltre istituito un quarto Knowledge Hub che si occuperà di un nuovo tema, oltre a quelli esistenti su climate, democracy e global health. Quattro piattaforme collaborative permetteranno alle università di Circle U., alle loro comunità e ai partner associati di promuovere l’innovazione nella formazione, promuovere il multilinguismo, sostenere i ricercatori a inizio carriera e valorizzare le iniziative imprenditoriali di studenti. L’Academic Chair programme, sarà ampliato con un programma di Fellows, potendo così favorire i contatti tra accademici, ricercatori, studenti e partner associati e globali.

 

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Con la nuova fase di Circle U. l’Università di Pisa coordinerà il gruppo di lavoro sul “Social Engagement” e, al suo interno, sarà responsabile di due task force specifiche: la prima è “Mapping the regional needs for an open discovery process”; l’altra è “Developing, scaling up and offering innovative educational activities that equip students to contribute to societal impact”. L’Ateneo pisano sarà inoltre responsabile di altre due task force all’interno del gruppo di lavoro “Creating interdisciplinary and innovative teaching and learning opportunities”: una si occuperà delle “Short-term blended activities”, con il compito di organizzare i corsi brevi in comune con gli altri partners; l’altra è “Boosting the societal impact of research and innovation in the Knowledge Hubs and expanding the ERIA pilot activities for citizens and society involvement in research and innovation”, con il compito di organizzare di lectures e seminari per il coinvolgimento di cittadini e della società.

“La risposta positiva della Commissione Europea alla nuova proposta di Circle U. ci riempie di orgoglio – commenta il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – Abbiamo partecipato attivamente alla fase di progettazione tramite la realizzazione di numerose attività in tutte e tre le aree tematiche degli Knowledge Hubs".

"Per il nuovo progetto “Circle U. 2030” - continua il rettore - ci siamo proposti come coordinatori di un settore cruciale, quello del “Social Engagement”, su cui in generale stiamo puntando molto come Ateneo. Stiamo infatti mettendo in atto molte iniziative volte ad attivare processi di interazione diretta dell’università con la società civile e il tessuto imprenditoriale, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica e sociale del territorio. Ne è esempio lo Start Attractor presentato pochi giorni fa al convegno Converging Skills. Nel nuovo progetto saremo inoltre in prima linea nel formulare proposte operative per la definizione del quarto Knowledge Hub e nell’ideare e sperimentare nuove forme di insegnamento, tra cui le cosiddette micro-credenziali. Mi auguro che in questa nuova fase le componenti della comunità accademica di tutte le aree disciplinari del nostro Ateneo possano dare il loro contributo e partecipare in prima persona allo sviluppo e alla crescita di Circle U”.

gruppenfoto0_berlino.jpgRettori e prorettori delle nove università di Circle U. alla General Assembly di Berlino a inizio giugno.

Bjørn Stensaker, vicerettore dell’Università di Oslo e coordinatore del progetto "CU2030", esprime il suo entusiasmo: "L’approvazione di questo nuovo progetto è innanzitutto un riconoscimento del lavoro svolto dalle nostre nove università dal 2020. Nella fase pilota, abbiamo costruito una solida base per una cooperazione unitaria, basata sulla fiducia reciproca, sulla dedizione condivisa e sul dialogo continuo. Stiamo effettivamente plasmando il futuro delle nostre università. Nei prossimi quattro anni, rafforzeremo il nostro ecosistema condiviso, moltiplicheremo le opportunità e renderemo Circle U. una realtà per i nostri studenti, il nostro personale e i nostri partner".

Vincent Blondel, rettore dell’UCLouvain e presidente di Circle U., prosegue: "I partner di Circle U. sono impegnati a lungo termine e ci siamo impegnati a continuare questi processi di trasformazione anche dopo la fine dei periodi di finanziamento. Man mano che impariamo dalle nostre esperienze e cresciamo, avremo un impatto maggiore e diventeremo veramente l'università del domani".

Continuando a sperimentare nuove forme di cooperazione nella didattica e nella ricerca, Circle U. aumenterà le opportunità formative per i circa 500mila studenti delle 9 università: Summer e Winter Schools, seminari e public lectures, open courses, attività di apprendimento basate su challenge, moduli di competenze linguistiche e interculturali, corsi e programmi congiunti. Entro il 2030, Circle U. diventerà un’autentica Università Europea integrata: inclusiva, interdisciplinare e orientata alla ricerca, in cui studenti e personale in tutta Europa lavorano insieme all’interno di un ecosistema condiviso con strumenti, procedure e infrastrutture comuni.

ABOUT CIRCLE U.

Aarhus Universitet (Danimarca), Humboldt-Universität zu Berlin (Germania), King's College London (Regno Unito), UCLouvain (Belgio), Università di Pisa (Italia), Universität Wien (Austria), Université Paris Cité (Francia), Universitetet i Oslo (Norvegia) e Univerzitet u Beogradu (Serbia) hanno deciso di unire competenze e interessi comuni per costruire un'università europea chiamata Circle U. Entro il 2030, Circle U. sarà un'alleanza inclusiva, orientata alla ricerca e interdisciplinare, che offrirà un'eccezionale istruzione, ricerca e innovazione interdisciplinare attraverso un ecosistema innovativo e adattabile, al fine di promuovere società più sostenibili, democratiche e salutari.

I numeri di Circle U. dal suo lancio nel 2020

  • 49 Academic Chairs nominati per guidare le iniziative didattiche e di ricerca di Circle U.
  • 3 Knowledge Hub come spazi interdisciplinari per accademici, ricercatori, studenti e partner per lo sviluppo congiunto di attività di didattica, insegnamento e ricerca sui temi prioritari di Circle U. - climate, democracy e global health.
  • 6 Circle U. Challenge per fornire a studenti e personale le competenze per sviluppare soluzioni sostenibili a sfide reali.
  • 1 Think&Do Tank per promuovere la riflessione e l'azione verso un'istruzione sostenibile e innovativa.
  • 1 Female Founder Network per sostenere l'imprenditorialità e l'innovazione guidate da studentesse.
  • 152 studenti e dottorandi hanno partecipato a 5 scuole estive organizzate nel 2022.
  • Circa 250 studenti e dottorandi parteciperanno a 5 scuole estive organizzate nel 2023.
  • 18 programmi e corsi congiunti per offrire opportunità di apprendimento uniche agli studenti.
  • 1.397 studenti, ricercatori e pubblico hanno partecipato a una dozzina di seminari tematici e conferenze pubbliche organizzate nel 2021 e nel 2022.
  • 5 strumenti di finanziamento e progetti di mobilità per promuovere la ricerca e l'innovazione interdisciplinare e sostenere i ricercatori in fase iniziale.
  • 24 progetti finanziati dal Circle U. seed-funding scheme nel 2021 e nel 2022 per stimolare iniziative dal basso.
  • 10 policy papers che si concentrano su diversi argomenti, tra cui l'istruzione sostenibile, la diversità, la sostenibilità e la qualità.

Informazioni

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  • 3 luglio 2023

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