Dal 17 al 20 settembre si svolgerà a Pisa il 125° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC) che si era svolto in città solo in una precedente occasione, nel 1905, quando era stato presieduto dal professor Antonio Ceci (Ascoli Piceno, 11 ottobre 1852 – Pisa, 17 agosto 1920). Fra i partecipanti era presente anche Alessandro Codivilla, noto al mondo per avere eseguito per primo il c.d. “intervento di Whipple”, considerato ancora oggi uno dei più grandi interventi chirurgici eseguibili nell’uomo.
Il Congresso si svolgerà al Polo didattico delle Piagge dell’Università di Pisa. Il connubio fra congresso e Ateneo Pisano è ricordato anche nel motto del congresso “SIC in supremae dignitatis”, vista anche la corrispondenza (3 settembre) con i 680 dalla bolla di Papa Clemente VI.
È prevista la partecipazione di 2000 chirurghi da tutta Italia e da 22 Nazioni in rappresentanza di cinque continenti. Un evento epocale per la città di Pisa, anche se assolutamente meritato vista l’eccellenza della chirurgia pisana che nella sua era più moderna deriva dalla Scuola del professor Paride Stefanini (Roma, 15 gennaio 1904 – Roma, 27 gennaio 1981), autore del primo trapianto d’organi in Italia e chirurgo di Papa Giovanni XXIV. Scuola Pisana che poi è stata sviluppata grazie al professor Mario Selli (L’Aquila, 25 febbraio 1917 - Pisa, 3 ottobre 2002) arrivando fino ai nostri giorni. D’altronde l’Ospedale Universitario di Pisa negli anni è stato protagonista a livello mondiale proponendo per primo interventi chirurgici mai eseguiti prima come la tiroidectomia mini-invasiva (professor Paolo Miccoli), il trapianto robotico di pancreas e di rene (professor Ugo Boggi), ed il prelievo di parte di fegato a scopo di trapianto da donatore vivente sia per il bambino che per l’adulto (professor Ugo Boggi; interventi eseguiti però a Palermo). La rilevanza della chirurgia pisana nel panorama nazionale ed internazionale sarà celebrata da un libro a cura di Maurizio Vaglini (Felici Edizioni) che sarà distribuito a tutti i relatori.
Il congresso affronterà tutti i temi di maggior rilevanza contemporanea in chirurgia con particolare enfasi alle nuove tecnologie ed alle sfide del futuro. Sono previsti 1000 relatori invitati ed altre 1000 comunicazioni congressuali. Il congresso sarà reso unico anche da alcuni specifici eventi:
Saranno nominati Soci Onorari della SIC i professori John Cameron (Baltimora, USA) e Pierre Alain Clavien (Zurigo, Svizzera).
John Cameron è considerato il chirurgo più autorevole al mondo. È stato per 19 anni direttore unico di tutta la chirurgia del Johns Hopkins Hospital di Baltimora, l’Ospedale più qualificato al mondo con i suoi 19 Premi Nobel per la Medicina. I suoi allievi sono diventati Chairman di Dipartimenti di Chirurgia (cioè direttori unici di tutta la chirurgia di un ospedale) in ben 46 Università degli Stati Uniti d’America incluso il Massachusetts General Hospital di Harvard (l’unico ospedale che potrebbe contendere la palma di migliore ospedale al mondo al Johns Hopkins Hospital). Il professor Cameron è anche autore del libro “current surgical therapy”, che è in assoluto il libro di medicina più venduto al mondo.
Pierre Alain Clavien ha a sua volta un curriculum di altissimo livello. Innumerevoli i traguardi raggiunti nella sua carriera. Storicamente è colui che ha fornito a tutti i chirurghi del mondo il modo di classificare la rilevanza delle complicanze post-operatorie, contribuendo in questo modo a salvare milioni di vite. Nel contesto di un curriculum scientifico ben superiore a quello della media dei Premi Nobel, l’ultimo traguardo è quello di aver sviluppato un dispositivo che consente di preservare per più giorni i fegati destinati a trapianto. Un traguardo ritenuto impossibile, solo fino a pochissimo tempo fa.
All’interno del congresso SIC si realizzeranno due consensus conference internazionali, una sul trattamento del carcinoma del pancreas e l’altra sul trattamento del laparocele (cioè di quel tipo di erni che insorge su una pregressa incisione chirurgica). Quindi, in pratica, a Pisa si scriveranno le linee guida per il trattamento del carcinoma del pancreas e del laparocele.
Sarà realizzato un corso di scrittura scientifica (responsabile il professor Paolo Miccoli) con lo scopo di avvicinare i giovani medici al ragionamento scientifico quale tramite indispensabile per il miglioramento delle cure mediche.
Saranno realizzati ben venti incontri “meet the professor”, con esperti internazionali del massimo livello: questi incontri hanno l’obiettivo di porre a diretto contatto i giovani medici con i “luminari”.
"Il congresso che si apre in questi giorni - ha detto il rettore Riccardo Zucchi - dimostra l’elevatissimo livello raggiunto dalla chirurgia pisana, che in alcuni settori si colloca certamente ai vertici nazionali e internazionali. Questi risultati si devono alle competenze professionali e scientifiche dei nostri chirurghi, che hanno saputo dare continuità alla grande tradizione chirurgica del nostro Ateneo e aprirsi ad ampie interazioni interdisciplinari. Confido che il livello continui a crescere, e per raggiungere questo obiettivo sarà necessario aggregare tutte le potenzialità delle quali la nostra zona dispone, integrare l’organizzazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana con quella dell’Azienda Toscana Nordovest in una efficiente programmazione di area vasta, e investire sulla formazione basata su metodologie didattiche innovative. Confido anche nel supporto delle istituzioni locali, che sono certo si impegneranno per garantire le adeguate condizioni politiche e infrastrutturali".
“All’orgoglio personale di essere Presidente di un congresso così importante, che torna a Pisa dopo ben 118 anni - ha dichirato il professor Ugo Boggi - si unisce la gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un evento così importante. Ritengo quindi doveroso ringraziare in primo luogo l’Università di Pisa che ha condiviso con me fin dal 2017 la possibilità di non privare la città di un congresso di questo livello, rendendosi disponibile ad ospitarlo in uno dei suoi poli didattici. È stato inoltre determinante il sostegno del Comune di Pisa che ci è stato a fianco in ogni modo ed in ogni momento, dimostrando concretamente l’intenzione di dare avvio a Pisa ad una nuova stagione di 'turismo congressuale', che si inquadra nell’azione generale di miglioramento e rilancio della città già in atto da alcuni anni. La consensus conference sul carcinoma del pancreas, vera perla scientifica nel contesto più generale del congresso nazionale SIC, non si sarebbe mai potuta realizzare senza la Fondazione Pisa. Una consensus conference esita in linee guida. Quindi da un lato lascia traccia indelebile di sé, dall’altro offre concreto supporto all’azione medica nell’interesse di migliorare le cure offerte ai pazienti.
Pisa dal 17 al 20 settembre si mostrerà al mondo chirurgico nazionale ed internazionale in tutto il suo splendore, dal Teatro Verdi a Piazza dei Miracoli. Il potenziale di Pisa in questo settore è molto grande ma assolutamente inesplorato. Notizia di oggi, nel giugno 2025 ospiteremo anche il congresso Mondiale del trapianto di pancreas. Pisa è stata preferita nella selezione finale a Buenos Aires e Montreal. Questo è certamente frutto dell’autorevolezza del gruppo che guido nei trapianti d’organo, e di pancreas in particolare, del successo della consensus conference mondiale realizzata nel 2019, ancora una volta con il supporto della Fondazione Pisa, ma anche del fascino che la città di Pisa è in grado di esercitare per i suoi monumenti e per la sua storia. Auspico quindi che al più presto la città si doti di un vero e proprio centro congressi capace di ospitare ogni tipo di evento, inclusi quelli con migliaia di partecipanti che purtroppo, fino ad oggi, non è stato possibile ospitare a Pisa con danno di immagine per le Istituzioni e danno economico per il territorio”.