Si svolge a Pisa il primo convegno italiano di Archeologia dell'età Contemporanea. Il 30 novembre e il 1° dicembre un centinaio di studiosi e studiose si ritrovano al Centro Congressi "Le Benedettine" (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16) per questa iniziativa coordinata dal MAPPA Lab del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Ateneo pisano e dal Dipartimento di Ricerca e formazione umanistica dell'Università di Bari.
“A livello internazionale l’archeologia contemporanea è una disciplina che esiste da circa venti anni, in Italia siamo ancora agli inizi – spiega Francesca Anichini, una delle responsabili scientifiche dell’iniziativa – studiamo le tracce materiali contemporanee degli ultimi due secoli, fino al presente”.
Ricognizione archeologica a Lampedusa, sulle tracce delle migrazioni non documentate, 2021
Gli ambiti che sono illustrati nel convegno sono moltissimi: dalla ricostruzione dei paesaggi delle due Guerre mondiali, all’archeologia della Resistenza, sino a scenari futuribili, come l’archeologia delle missioni spaziali, nello specifico la missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (2004-2016), o i graffiti sui muri di Venezia, quasi pagine di un libro che raccontano le storie di chi ha vissuto la città nelle sue varie fasi storiche.
“Ogni azione che facciamo lascia delle tracce; siamo tutti circondari e immersi negli oggetti, senza rendercene conto, stringiamo con loro tantissimi vincoli e relazioni– spiega Anichini – Partendo da queste tracce che ci lasciamo dietro, l’archeologia dell’età contemporanea cerca di comprendere le dinamiche che hanno caratterizzato e caratterizzano gli eventi della nostra società”.
Nella due giorni del convegno parleranno circa trenta relatori da varie università italiane e straniere e sarà possibile seguire i lavori anche online. Il programma dettagliato e il link per lo streaming sono sul sito del convegno https://sites.google.com/view/ciac23/home