Di fronte ad una comunità accademica sempre più plurinazionale e plurireligiosa rinnovo anche quest’anno gli auguri a coloro che nei prossimi giorni e settimane celebreranno importanti festività.
Auguri che sono ancora più importanti come segno di pace di fronte a uno scenario internazionale segnato da conflitti che colpiscono tragicamente le popolazioni coinvolte. In questo contesto è dunque urgente ricordare che una missione fondamentale dell’università è quella di educare alla conoscenza reciproca, in modo da prevenire ogni forma di intolleranza e di violenza, nel pieno rispetto della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Un augurio sentito va dunque alla comunità musulmana della nostra università per l’inizio del Ramadan, secondo la tradizione islamica il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina per ricordare quando il profeta Muhammad ricevette la rivelazione del Corano.
Vogliamo estendere gli auguri anche a coloro che festeggeranno nei prossimi giorni il Nowruz, il Capodanno persiano che affonda le sue radici nell’epica intrecciandosi con lo zoroastrismo e che coincide di fatto con l’equinozio di primavera.
Auguri ancora per la prossima Pasqua, la festa più solenne della religione cristiana che celebra la risurrezione di Gesù che ha liberato uomini e donne dalla schiavitù del peccato e dalla paura della morte.
Auguri infine per la festa di Pesach, la Pasqua ebraica, che rievoca la conquista della libertà del popolo ebraico dalla schiavitù dell’Egitto.
La costruzione di una comunità più armonica, inclusiva e solidale passa attraverso il riconoscimento delle sue diverse componenti, differenze che sono per noi una ricchezza. Con i nostri auguri vorremmo creare una comunità che sia specchio di un mondo possibile.
Riccardo Zucchi
Rettore Università di Pisa