Nel corso del tempo ha messo insieme circa 6000 documenti, tra libri di viaggio, libri di letteratura, poesia, scienza e arte e ancora riviste, cartoline, ritagli, fotocopie, nonché oggetti, alcuni dei quali decisamente curiosi. Tutti su Pisa e la sua famosa Torre. La collezione dell’ingegnere russo David Ilič Malkov (Astrachan, 28 aprile 1913 - Mosca, 17 maggio 2010), donata all’Università di Pisa nel 1994 e ora parte del patrimonio della sua biblioteca, diventa per la seconda volta una mostra (dopo una prima esposizione organizzata nel 1996) e sarà ospitata nel cortile del Palazzo della Sapienza dal 12 giungo al 31 luglio. L’esposizione, dal titolo “Stregato dalla Torre. Pisa nella collezione di D.I. Malkov, il Campanilista Moscovita”, è organizzata dall’Università di Pisa e dalla Società Storica Pisana, con il supporto del Sistema Bibliotecario di Ateneo e di ACME04, in occasione delle celebrazioni dell’850° anniversario della posa della prima pietra del celebre campanile.
All’inaugurazione hanno portato i saluti istituzionali il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, e del presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli. Sono poi intervenute Gabriella Garzella (Società Storica Pisana) e Antonella Magliocchi (Università di Pisa) per presentare la mostra.
L’ingegnere russo David Ilič Malkov, andando al lavoro una mattina di marzo del 1964 conobbe, dalla Pravda, i problemi di stabilità della Torre di Pisa e l’appello agli esperti di tutto il mondo per salvarla. Fu l’inizio di una grande passione, quasi un’ossessione, che lo portò a documentarsi e a ideare un progetto di recupero di cui si parlò sui principali quotidiani sovietici e che giunse perfino in Italia. Anche se furono preferite altre soluzioni, Malkov non smise di pensare alla Torre, anzi iniziò a collezionare ogni sorta di materiale sul campanile e sulla città che la ospita.
A quasi vent'anni dalla donazione della collezione all’Ateneo pisano, questa nuova mostra rende omaggio al bizzarro personaggio, stregato da una delle torri più famose del mondo. Torre che potremo vedere attraverso i suoi occhi di viaggiatore immaginario – essendo stato a Pisa solo al momento della donazione – e attraverso lo sguardo inconsueto di chi intraprendeva l’equivalente orientale del Grand Tour.
I curatori della mostra sono Antonella Magliocchi (Università di Pisa), Gabriella Garzella (Società Storica Pisana), Chiara Bodei (Università di Pisa) e Paolo Maria Mancarella (Università di Pisa).