Gli studenti della terza edizione del Master telematico di II livello in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico dell'Università di Pisa hanno partecipato a un hackathon presso il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" a San Piero a Grado. Questo centro, unico in Europa per dimensioni e diversificazione delle attività, è noto per il suo impegno verso la sostenibilità. Un hackathon è un evento in cui persone con diverse competenze si riuniscono per risolvere problemi in una maratona creativa. In questo contesto, rappresenta una forma di "challenge-based learning", ideale per promuovere il lavoro di squadra e l'innovazione in maniera rapida ed efficace. Gli studenti, attraverso un approccio collaborativo, hanno affrontato sfide complesse, generando soluzioni innovative in un breve lasso di tempo.
L’evento, a cui ha portato i suoi saluti il rettore Riccardo Zucchi, era strutturato per far lavorare in maniera collaborativa studenti sia in presenza che a distanza e si è focalizzato sulla progettazione eco-sostenibile del centro ospitante. I partecipanti, provenienti da 10 regioni italiane e con lauree magistrali in diverse aree, si sono suddivisi in cinque gruppi di lavoro per condurre un'analisi dettagliata del territorio. Attraverso interviste agli operatori del centro, tecnici e cittadini, hanno esplorato la mission del centro e raccolto dati anche tramite una ciclo-escursione. La presenza della Basilica romanica, a pochi passi dal Centro, ha fornito ulteriore valore storico e culturale all’osservazione mirata dei partecipanti.
Guidati da Sonia Massari, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali, e dal professor Alessio Cavicchi afferente allo stesso dipartimento e delegato del rettore per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione, gli studenti hanno presentato proposte concrete per miglioramenti a livello sociale, gestionale, comunicativo e digitale del centro.
Tra i progetti e gli outcomes emersi, si segnalano:
- La creazione di un luogo per le famiglie e i bambini, accessibile e proiettato verso l'educazione agro-alimentare attraverso l'esperienza.
- Un'attività ibrida di orientamento e ricerca dedicata ai giovani adolescenti e ai nativi digitali, per permettere loro di utilizzare anche strumenti digitali per riappropriarsi del loro spazio nella natura.
- La trasformazione del centro in un luogo di eccellenza per la ricerca, attrattivo per ricercatori nazionali e internazionali, che include anche soluzioni per il cosiddetto "turismo della ricerca", che offre soluzioni innovative e tasting sul campo, nonché uno spazio di well-being per i ricercatori e le loro famiglie.
- Un luogo per il training, in particolare per donne innovatrici, per ritrovare fiducia nel lavoro agricolo e nell'impresa agricola, creando un ambiente per il networking e la nascita di ecosistemi rigenerativi.
“I progetti, esposti dai portavoce di ogni gruppo durante l'ultima giornata di lavoro aperta alla cittadinanza, hanno evidenziato nuove potenzialità per il Centro Enrico Avanzi, ponendo le basi per sviluppi futuri in termini di tecnologia, ricerca e innovazione, e promuovendolo come meta turistica complementare alla città di Pisa”, ha commentato il professor Angelo Canale, direttore del Centro di Ricerche Agro-ambientali "E. Avanzi".
“L'evento ha permesso agli studenti di instaurare nuovi rapporti, creare dialogo e collaborazione, esperienze che rimarranno impresse nella loro memoria – ha aggiunto la professoressa Cristina Nali, direttrice del Master - Il management del Centro Enrico Avanzi ora dispone di una preziosa raccolta di idee e proposte da valutare attentamente per il futuro sviluppo del centro”.
Il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" si distingue per la sua poliedrica natura, che combina didattica, ricerca e produzione agro-zootecnica con un forte impegno verso la sostenibilità. La maratona creativa di giugno ha rappresentato un'opportunità unica per mettere in evidenza questa diversificazione. Questo evento ha dimostrato come l'unione di diverse prospettive possa portare a soluzioni innovative e sostenibili, contribuendo a rendere il Centro un luogo ancora più dinamico e ricco di potenzialità per il futuro.