Una giovane ricercatrice dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, Marzia Del Re (nella foto), specializzanda in biochimica clinica ed assegnista di ricerca dell'Università di Pisa, ha ricevuto per la seconda volta un importante riconoscimento nell'ambito del congresso annuale dell'Asco-Associazione americana di Oncologia clinica che si è tenuto recentemente a Chicago, Usa.
Alla studiosa è andato infatti, unica in Italia tra 95 assegnati a livello mondiale, il merit award della Conquer Cancer Foundation of Asco, destinato ai giovani ricercatori. E anche nel 2011 la dott.ssa Del Re – che svolge la sua attività di ricerca e assistenza nell'Unità operativa di Farmacologia clinica del Dipartimento di Medicina di laboratorio dell'Aoup – aveva ricevuto il medesimo riconoscimento.
La ricerca premiata è finanziata dall'Airc-Associazione italiana per la ricerca sul cancro e dall'Itt-Istituto toscano tumori e riguarda la prevenzione delle gravi tossicità da chemioterapia antitumorale secondarie alla somministrazione delle fluoropirimidine (5-fluorouracile, capecitabina), farmaci citotossici di uso diffusissimo ed in assoluto i più utilizzati, principalmente per il trattamento del carcinoma del colon, mammella e testa-collo. Grazie ad un lavoro durato molti anni, che ha portato alla caratterizzazione di più di 500 pazienti con tossicità da fluoropirimidine, sono state identificate alcune cause importanti di carenza della diidropirimidina deidrogenasi, enzima necessario all'organismo per inattivare ed eliminare i farmaci citotossici, che espongono il paziente a tossicità molto gravi che, in rari casi, possono essere mortali.
La prevenzione di queste tossicità rappresenta un impegno di primaria importanza per evitare al paziente di incorrere in queste gravi complicanze, rendendo la qualità della vita ancora più compromessa. L'impegno è quello di permettere l'applicazione di tests farmacogenetici in modo efficace, affidabile e a costi ridotti alla popolazione generale dei pazienti.
La ricerca della dott.ssa Del Re, svolta in collaborazione con le Unità operative di Oncologia medica (direttori, il Prof. Alfredo Falcone e il Dott. Sergio Ricci) e con il Laboratorio di Genetica medica (Dott. Paolo Simi) dell'Aoup e molte strutture di Oncologia medica sia in Regione Toscana che altrove, permette di applicare questo tipo di diagnosi preventiva ai pazienti ed escludere dal trattamento - oppure consigliare una riduzione di dose - i portatori di tale carenza enzimatica, permettendo la personalizzazione del trattamento.
Grazie a questi risultati, la Farmacologia clinica dell'Aoup rappresenta un centro di riferimento nazionale per molti reparti di Oncologia medica che si rivolgono al personale della struttura per eseguire le analisi su pazienti che hanno manifestato gravi tossicità da chemioterapia antitumorale con fluoropirimidine e la stessa Associazione Italiana di Oncologia Medica si appresta a introdurre queste analisi farmacogenetiche nelle raccomandazioni di monitoraggio del paziente oncologico candidato alla terapia con specifiche classi di farmaci antitumorali.
(Ufficio Stampa AOUP)