Ci saranno almeno un medico e tre infermieri professionali ad affiancare le squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pisa, ogni qualvolta verranno inviati in missione di salvataggio della popolazione sepolta dalle macerie di terremoti, alluvioni, esplosioni e altre calamità. Per legge è adesso infatti obbligatorio che tali squadre siano dotate di personale sanitario per prestare il primo soccorso nelle fasi delicate dell'estrazione dei corpi.
E Pisa ha risposto prontamente alle nuove disposizioni – in considerazione anche dell'integrazione del sistema sanitario regionale con il servizio di protezione civile nelle situazioni di emergenza - firmando un protocollo fra il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, il GCU-Gruppo di Chirurgia d'Urgenza Onlus, la stessa Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana con cui il sodalizio è convenzionato e l'Ateneo.
Nell'accordo, triennale e operativo entro tre mesi dalla firma, avvenuta in Prefettura nei giorni scorsi, è stato stabilito che il GCU pisano - un team di volontari nato 25 anni e coordinato dal Prof. Giuseppe Evangelista (ora i componenti sono 100), in grado di istituire un posto medico avanzato in poche ore e con anni di missioni di primo soccorso alle spalle negli angoli più disparati del pianeta, tanto da aver vinto un bando europeo con il progetto PISARTE insieme ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa di Pisa, esperienza che ha dato vita anche a un manuale – incoraggi i propri volontari a iscriversi nei ruoli dei Vigili del fuoco volontari del Comando di Pisa e che l'Aoup e l'Università sostengano e favoriscano lo svolgimento dell'accordo, rispettando i termini della precettazione di personale ospedaliero o universitario che si allontani dal posto di lavoro per partecipare alla missione.
I vigili del fuoco cureranno l'attività di training del personale sanitario, per insegnare loro a muoversi in sicurezza per l'attività di soccorso in spazi confinati. Resta inteso nell'accordo che, in caso di concomitanza di chiamata da parte del Dipartimento della Protezione civile per la necessità di istituire un posto medico avanzato (con tende e attrezzature sanitarie) nelle stessa sede o altrove, il GCU tenderà prioritariamente a soddisfare le esigenze richieste da questa attività.
(Ufficio stampa AOUP)