Il 6 dicembre, si è conclusa a Roma la XXII edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare Business plan competition d’Italia dedicata ai progetti di start-up generate dalla ricerca scientifica che emergono nell’ambito delle Università e degli EPR. Il vincitore assoluto di questa edizione, per la categoria LIFE SCIENCES-MEDtech - Gilead Sciences, è stato il progetto INFLANT, frutto di oltre dieci anni di ricerca da parte di un team dell’Università di Torino e dell’Università di Pisa, con la professoressa Carolina Pellegrini del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale. Il progetto ha portato allo sviluppo di una molecola innovativa, brevettata congiuntamente dalle due università, per il trattamento rivoluzionario delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI o IBD), come il Morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Queste patologie, che compromettono gravemente la qualità della vita di milioni di persone, rappresentano una sfida crescente per il sistema sanitario globale.
Prof.ssa Carolina Pellegrini (a destra) e dott.ssa Clarissa Pierucci, componenti Unipi del team di INFLANT.
Grazie al coinvolgimento di diverse expertise universitarie e alla collaborazione con il Technology Transfer Office dell'Università di Torino, il team INFLANT aveva raggiunto inizialmente il podio della Start Cup regionale Piemonte Valle d’Aosta. INFLANT, selezionato poi tra i migliori progetti di impresa innovativa ad alto contenuto scientifico nell’ambito del PNI, è emerso dalla competizione tra i vincitori delle 17 Start Cup regionali organizzate da 56 Atenei ed Enti di ricerca in 18 regioni italiane, aderenti al network PNICube. Oltre al titolo di vincitore assoluto, il progetto ha ricevuto il Premio Venture CDP, che garantisce ai 16 team finalisti l’accesso privilegiato al mercato dei capitali e il Premio Speciale SearchOn AI for Future, assegnato alle startup che hanno saputo applicare l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della vita.
Il team INFLANT: da sinistra: Dott.ssa Elisabetta Marini, Dott.ssa Clarissa Pierucci, Prof. Massimo Bertinaria, Prof.ssa Carolina Pellegrini, Dott.ssa Federica Blua.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali rappresentano una delle sfide sanitarie più urgenti: secondo le stime, entro il 2030 oltre 10 milioni di persone nel mondo ne saranno affette, con il 30% dei nuovi casi diagnosticati in giovani sotto i 20 anni. L’infiammazione cronica non solo danneggia la barriera intestinale, ma può estendersi ad altri organi, favorendo comorbidità come l’Alzheimer e il Parkison. La molecola sviluppata dal progetto INFLANT agisce in modo mirato sulla proteina infiammatoria NLRP3, bloccando selettivamente la risposta infiammatoria direttamente nell’intestino. Questo approccio innovativo promette una riduzione dell’infiammazione con un profilo di sicurezza superiore rispetto alle terapie attualmente disponibili.
Il team di INFLANT ha fatto richiesta per l’accreditamento congiunto come Spin-Off dell’Università di Pisa e dell’Università di Torino con l’obiettivo di sviluppare farmaci per la cura delle malattie infiammatorie intestinali e per la prevenzione delle comorbidità ad esse associate con particolare attenzione alla prevenzione della neuroinfiammazione associata alle malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e di Parkinson.