“Per il suo straordinario percorso accademico, ricco di tante soddisfazioni e frutto del suo grande impegno e della sua eccezionale forza di volontà”. Queste le parole impresse sulla targa che giovedì 23 gennaio il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha consegnato a Luca Razzauti, trentasettenne originario di Livorno e affetto dalla nascita dalla Sindrome di Martin Belle, meglio conosciuta come ‘x fragile’, una patologia rara che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicative, che nel giugno scorso ha conseguito la sua terza laurea presso l’ateneo pisano. Presenti alla cerimonia, che si è tenuta a palazzo del Pegaso, i membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Marco Casucci, Stefano Scaramelli e Francesco Gazzetti. Sono intervenuti Giacomo Razzauti, padre di Luca e Paolo Maria Mancarella, rettore dell’Università di Pisa fino al 2022 e, in precedenza, delegato del rettore per la disabilità.
Il presidente Mazzeo si è detto “molto emozionato, fiero e orgoglioso per questo riconoscimento alla determinazione di Luca Razzauti che gli ha permesso di raggiungere traguardi importantissimi”. “E’ un riconoscimento – ha aggiunto – anche a tutte quelle ragazze e a quei ragazzi che, superando i propri limiti, riescono a riscrivere la storia. Come Regione Toscana cerchiamo di fare tutto il possibile perché ogni ragazza e ogni ragazzo possa avere gli stessi diritti e le stesse opportunità. Insieme alle nostre scuole e alle nostre università si stanno costruendo le condizioni perché nessuno resti indietro e ognuno possa perseguire le proprie ambizioni, i propri sogni, fino in fondo. Questo è qualcosa di tremendamente bello”.
Come ha ricordato Mazzeo, fin dalla nascita Luca ha dovuto fare i conti con una malattia complessa, “che ha fiaccato il suo corpo ma non certo la sua volontà”. Grazie al supporto della famiglia e alla tecnica della Comunicazione Facilitata Alfabetica, che gli ha consentito di esprimersi con la scrittura al computer, ha potuto realizzare le sue pubblicazioni e i suoi successi nel percorso di studi universitari. Dopo essersi diplomato come perito turistico presso l’istituto Buontalenti di Livorno, ha conseguito la sua prima laurea triennale presso l’Università di Pisa nel 2014 in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, con votazione 110/110 e lode. Nel 2018 arriva la laurea magistrale in Storia e Forme delle Arti Visive e dello Spettacolo, sempre con lode. A completare il suo curriculum, nel giugno 2024, il titolo magistrale in Storia dell’Arte, ancora una volta col massimo dei voti.
Giacomo Razzauti, ha sottolineato come il figlio Luca sia “al quattordicesimo cielo per questo riconoscimento a tutto il suo cammino fino ad oggi, che ancora non si ferma, e che è motivo di orgoglio anche per tutta la famiglia”. “Se lo merita – ha aggiunto – . Da quando è nato, nonostante tutti i problemi che ha avuto, ha sempre dimostrato un impegno incredibile, non si è mai tirato indietro. La mancanza della parola è stata un ostacolo finché nel 2001 non abbiamo conosciuto, grazie ad altre famiglie che avevano lo stesso problema, la tecnica della Comunicazione Facilitata Alfabetica, che lo ha aiutato in tutto il suo percorso scolastico, prima a scuola e poi all’università”. Razzauti ha poi ringraziato il professor Mancarella “che ci sta accompagnando da tanti anni nel percorso universitario”.
“Luca è un modello per tantissimi studenti – ha affermato Mancarella che ha seguito Luca fin dai suoi primi passi nell’ateneo pisano – . Noi l’abbiamo supportato, ma i traguardi raggiunti sono merito suo, della sua tenacia e anche della sua umiltà. E, soprattutto, delle sue grandissime doti, forse un po’ nascoste, ma che ci sono tutte”.
Insieme ai familiari, erano presenti anche Maria Elisa Manzi, una delle insegnanti della scuola elementare Cattaneo di Livorno frequentata da Luca e il professor Sergio Vitali, neuropsichiatra infantile che lo ha seguito dal 2001. Presente anche il consigliere regionale Gianni Anselmi.
Nel 2001 Luca Razzauti ha pubblicato il libro “X fragile. Vita e opinioni di un antieroe” (Felici editori) romanzo di formazione autobiografico, che racconta i limiti e le potenzialità della sua condizione psico-fisica, accompagnato da professionalità lungimiranti, amici straordinari e soprattutto una famiglia affettuosa e non convenzionale.
(Fonte: Ufficio Stampa Consiglio Regionale).