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Il King's College di Londra incontra l'Università di Pisa

L'intervista di Radioeco ad Alexander Heinz in occasione della visita ufficiale a Pisa

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Alexander HeinzIl 4 e il 5 novembre, Alexander Heinz, vice direttore dei programmi internazionali del King's College di Londra, è stato ospite all'Università di Pisa. La visita ufficiale era finalizzata a comprendere e discutere possibilità di collaborazione e di scambio future tra i due atenei. Da alcuni anni l'Università di Pisa ha attivato con il King's College una convenzione che permette agli studenti iscritti al corso di Informatica Umanistica di svolgere attività di tirocinio a Londra. L'obiettivo della visita di Heinz era fare un punto sui risultati degli scambi in essere e discutere la possibilità di migliorare e incrementare le collaborazioni. Inoltre, Alexander Heinz ha voluto conoscere da vicino alcuni servizi dell'Ateneo pisano, in particolare il Job placement e l'organizzazione dell'Ufficio Relazioni internazionali.

L'intervista di Radioeco
Durante la sua visita Alexander Heinz è stato intervistato dalle ragazze della redazione di Unipinews di Radioeco. Pubblichiamo qui di seguito il testo dell'intervista e il link al podcast sul sito di Radioeco.

D: Molti dei nostri ascoltatori probabilmente conoscono già il King's College, una delle università più prestigiose della Gran Bretagna. Qual è il suo ruolo al King's College e il motivo per cui è venuto qui a Pisa?
 

H: Sì, come hai detto tu, molte persone conoscono il King's College. È una vecchia istituzione, ma non quanto quella di Pisa, ha 184 anni, mi pare, ed è composta, ovviamente, da tantissimi individui, contiamo circa 4.000 impiegati e circa 30-40.000 studenti, come anche l'Università di Pisa, suppongo.

Heinz intervistato da RadioecoÈ un'istituzione molto vasta dunque, e io in particolare lavoro nell'organo deputato alle relazioni esterne per la direzione amministrativa (ERD- External Relations Directorate), il quale svolge diverse funzioni; interviene, ad esempio, nel caso in cui le borse di studio non siano usufruibili a livello internazionale. Nello specifico mi occupo proprio della gestione dei Programmi internazionali. Il King's ha un lungo passato di istruzione non-standard. Nel diciannovesimo secolo fu istituito il dipartimento di studi serali, ma il mio campo di interesse comprende tempi più lunghi, come l'intera stagione invernale o quella estiva, come, appunto, i programmi estivi all'estero: abbiamo Summer Schools in India e sicuramente ne istituiremo altre in Indonesia, Cina...


D:
Il King's College è conosciuto come una delle migliori università del mondo. Quali programmi di studio offre e, più precisamente, quali sono i corsi che è orgoglioso di presentare agli studenti internazionali?
 

Heinz intervistato da radioeco

H: Abbiamo un gran numero di corsi, e impiegherei troppo tempo se ve li elencassi uno per uno nel dettaglio. Posso dirvi che abbiamo nove aree di competenza, simili ai campi di studio che avete a Pisa, che vanno dagli studi umanistici, alle materie scientifiche. Abbiamo una scuola d'odontoiatria, istituti globali – che sono nuovi istituti creati per i paesi svantaggiati – in Cina, uno in India, Brasile, Russia. Esiste anche un istituto che segue i Paesi in via di Sviluppo, e poi ancora un istituto di specializzazione in Psichiatria, in Medicina, Giurisprudenza (che per noi è separato dalle Scienze Politiche), Scienze Naturali e Matematiche, Infermieristica, Scienze Sociali e molti altri, giusto per darvi un'idea. La maggior parte di questi corsi può essere frequentata da studenti provenienti da altri paesi.

D: Uno studente straniero è interessato a uno dei vostri programmi di studio: qual è la procedura per iscriversi? Ci sono particolari abilità richieste? Esistono agevolazioni particolari (es. borse di studio) per gli studenti? Quali sono i requisiti necessari per essere ammessi?

H: Abbiamo appena concluso un incontro in cui si è parlato proprio di questo. Devo dire che questa tra le due istituzioni è stata la collaborazione che ha dato più frutti fino ad ora. Informatica umanistica è un settore molto all'avanguardia e credo che il vostro dipartimento sia un pochino più vecchio del nostro. Cerchiamo di spingere molti dei nostri studenti a venire a studiare da voi, voglio dire, studiare in un posto come il vostro circondati da così tanta arte e storia è un vero privilegio. I vostri studenti giunti a studiare da noi, credo che alla fine si siano sentiti molto soddisfatti per i corsi intrapresi e anche ben integrati. Credo che il vostro sia uno dei dipartimenti leader nel campo dell'informatica umanistica, quindi la collaborazione tra i nostri istituti sta andando molto bene.
 

Heinz intervistato da radioeco

D: Siete interessati ad allargare questa collaborazione ad altri settori? Se sì, nelle discipline umanistiche (filosofia, storia dell'arte) i nell'area scientifica (ingegneria, fisica, informatica)?

H: È proprio su questo che cerchiamo di porre la nostra attenzione e i nostri sforzi futuri, ossia, come possiamo far sì che i nostri studenti possano scegliere come meta per i loro studi Pisa e i campi di ricerca attivati da voi. In particolare siamo interessati, attraverso questa collaborazione tra le due nostre università, ad ampliare i campi di ricerca, campi aperti anche ai laureandi, e questo può includere campi sia umanistici che scientifici; oppure aree che includano tutti e due questi campi. So che voi siete forti per quanto riguarda "ingegneria"; ecco, questo non si può dire altrettanto di noi; continuiamo a chiamare ingegneri dall'estero, e questo viene fatto nonostante noi abbiamo un dipartimento d'ingegneria qui a Londra.

D: Il King's College ha un ufficio di Job Placement? Se sì, pensa che gli studenti internazionali potrebbero essere aiutati a trovare un'occupazione dopo l'esperienza di studio al King's?

H: Sì, abbiamo un ufficio che si occupa di "tirocini" ed io personalmente conosco molto bene e sono molto vicino a tutti coloro che collaborano ed organizzano questo organo. Ho avuto modo d'intrattenere una conversazione davvero interessante con i vostri responsabili didattici. Stiamo programmando un corso a Londra che permetta a chi già si trovi lì per motivi di studio, nel momento in cui si trovano a compilare i nostri moduli (penso di iscrizione ndt), di indicare quali siano le loro preferenze in materia di tirocini e stage. Vi sono vari steps che portano verso il colloquio finale, anche per quei nostri studenti ritenuti qualificati dalle imprese a cui avevano fatto domanda nei loro moduli, esprimendo il loro interesse di effettuare un tirocinio presso le loro sedi, e che magari si trovano a studiare in Italia. È comunque possibile effettuare un colloquio con queste aziende via Skype.

Heinz e IsaacsGrazie ai nostri uffici dediti ai tirocini e al job placement, i nostri studenti hanno anche la possibilità di venire a conoscenza di tutte quelle linee guida che permettano loro di compilare in maniera corretta un CV, senza incappare in qualche errore imbarazzante, come può essere l'allegare al CV una propria foto, o scrivere la propria data di nascita, visto che questo in Inghilterra non si fa più, sono pratiche cadute in disuso. Dobbiamo ricordarci che è vero, viviamo nello stesso continente, ma a volte le nostre aspettative nel leggere un CV sono diverse, e cose richieste durante un colloquio o nelle analisi dei vari CV in un paese non sono le stesse in un altro. Dando un'occhiata al nostro portale web, nella sezione dedicata ai tirocini vi sono i requisiti richiesti durante un colloquio. Sul come candidarsi, (e magari anche seguendo queste dritte, non sarete presi), ma la cosa importante è mostrare sempre il vostro entusiasmo, il vostro interesse e dimostrare chi siete veramente. Questo ufficio-tirocini è anche molto utile in quanto, attraverso dei seminari, vi diamo alcune idee su cosa è alla fine un tirocinio, di cosa si tratta e in che modo viene eseguito e concepito qui in Inghilterra. I colloqui per i tirocini, così come il clima durante l'esperienza lavorativa, non sono uguali in tutti i paesi. In Germania ad esempio, si tende a comunicare tutto, anche ciò che non ci piace o lo riteniamo poco produttivo; in Inghilterra invece, si cerca di evitare i disaccordi. Abbiamo anche i programmi estivi Erasmus, molto interessanti, e stiamo cercando di renderli ancor più intriganti in modo tale da spingere i nostri studenti del King's a venire qui in Italia a fare una nuova esperienza di studio.

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  • 25 novembre 2013

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