Mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio l'Università di Pisa, insieme alla Fondazione Sbranti, organizza un convegno dedicato a Wisława Szymborska, la poetessa polacca premio Nobel per la letteratura nel 1996, scomparsa nel 2012. Le due giornate, dal titolo "Szymborska: la gioia di leggere. Lettori, poeti e critici", proveranno a esplorare i motivi che hanno reso la poetessa polacca un vero e proprio fenomeno culturale in Italia, testimoniato dalle decine di ristampe e altissime vendite delle sue raccolte e dall'affluenza ai suoi incontri poetici di centinaia e centinaia di persone.
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Il convegno, ospitato nell'Aula magna di Palazzo Matteucci, in Piazza Torricelli 2, si aprirà mercoledì alle 9.30 con i saluti di Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che introdurrà gli interventi di numerosi letterati, poeti, critici e saggisti italiani e stranieri in programma nell'arco della mattina e del pomeriggio. Giovedì 13 febbraio il convegno riprenderà alle ore 9.30 con la proiezione del film-documentario "La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wisława Szymborska", di Katarzyna Kolenda-Zaleska. Seguirà una lettura di poesie dell'attore Gino Bartalena. Il convegno, patrocinato dalla Fondazione Kristina Bronislava Przyiemska Sbranti e dal dipartimento di Letteratura, Filologia e Linguistica dell'Università di Pisa, ha il coordinamento scientifico di Giovanna Tomassucci, docente di Slavistica dell'Ateneo pisano, ed è dedicato alla memoria di Pietro Marchesani, traduttore italiano, che si è occupato di poesia, narrativa e drammaturgia polacca.
Nel maggio 2007 Wisława Szymborska è stata ospite dell'Università di Pisa e ha tenuto un intervento in una Sala degli Stemmi gremita fino all'inverosimile; due anni più tardi, quando la scrittrice è stata invitata dal Collegio Superiore dell'Università di Bologna, l'Aula Magna di Santa Lucia della capienza di 1500 persone non è riuscita ad accogliere tutti i convenuti. Questo successo, notevole e senza precedenti, non è stato accompagnato in Italia da un'equivalente fortuna critica. Non solo non sono state pubblicate monografie e saggi (a fronte di una ricca messe di testi pubblicati in Polonia), ma la bella biografia di Szczęsna e Bikont, "Cianfrusaglie del passato. Biografia di Wisława Szymborska", apparsa subito dopo il conferimento del Nobel e ormai giunta alla VI edizione, verrà pubblicata in Italia, nella traduzione di Andrea Ceccherelli, solo nei prossimi mesi. A cercare di sfruttare la celebrità della scrittrice è stato sorprendentemente un altro settore editoriale, quello dei manuali italiani di management e sociologia, che si sono serviti (in genere in modo inadeguato) delle poesie della Szymborska come di una sorta di "istruzioni per l'uso".
Il convegno pisano cercherà di rispondere ad alcune domande: perché la Szymborska fa accostare alla poesia lettori italiani che in genere non la leggono - soprattutto i giovani? Quali sono i suoi elementi trascinanti. La sua fortuna italiana è forse un fenomeno "privato", che riguarda solo i lettori? E ancora, il successo mediatico verificatosi subito dopo la morte della poetessa (soprattutto grazie alla celebrazione che ne ha fatto in prima serata tv Roberto Saviano) ha lasciato tracce a distanza di tempo nello scenario culturale italiano oppure tale fenomeno è stato in gran parte "riassorbito", come avviene per molti autori divenuti improvvisamente celebri presso il grande pubblico?
Leggi l'intervento di Alfonso Berardinelli in un articolo del Sole 24 Ore di domenica 9 febbraio.
Ne hanno parlato:
il Sole 24 ore
Repubblica Firenze/1
Repubblica Firenze/2
Repubblica Firenze/3
Repubblica.it
Corriere della Sera
Corriere della Sera - Blog Poesia/1
Corriere della Sera - Blog Poesia/2
Libero
Nazione Pisa
Tirreno.it
PaginaQ
Video:
EWA LIPSKA, poetessa e amica della Szymborska:
Ricordo di Wislawa Szymborska