Più di 600 premiati e circa 1.500 presenti complessivi sono stati i protagonisti al Palazzo dei Congressi della festa delle "Nozze d'oro e d'argento con la laurea", la manifestazione dell'Università di Pisa che, con oltre mezzo secolo di vita alle spalle, rappresenta un unicum nel panorama accademico italiano. E la mattinata è stata davvero unica anche per le emozioni forti che, di volta in volta, hanno ravvivato la sala, perché, come ha ricordato il rettore Massimo Augello nel suo intervento introduttivo, "questo evento più di tutti fa emergere ed esalta l'orgoglio di far parte della nostra comunità".
È il caso di Silvia Mazzuoli che, accompagnata dalla figlia, ha ritirato il riconoscimento dei 50 anni dalla laurea per conto della madre Lucietta Bologna, impossibilitata a partecipare perché gravemente malata. "Era un suo desiderio – racconta la signora Silvia, che è originaria di Sarzana, ma vive a Firenze – anche per sottolineare la linea di continuità che esiste tra lei e me. Entrambe, infatti, siamo laureate in Letteratura greca".
È il caso anche di Renata e Cesara Roffi, due sorelle livornesi nate a 13 mesi di distanza l'una dall'altra, che si sono laureate nello stesso anno accademico e nella stessa facoltà di Lingue e letterature straniere. "Renata – spiega la minore – si è specializzata in francese, io in tedesco. A parte questa differenza, anche dopo la laurea abbiamo seguito un percorso parallelo, insegnando per molti anni nelle scuole medie di diverse città toscane e finendo la carriera nella nostra città natale". Nel loro caso, i ricordi del periodo di studio sono legati "alla festa delle matricole, alla goliardia di noi, ragazze e ragazzi, che viaggiavamo da Livorno a Pisa e alle lezioni saltate per andare a farebaldoria insieme agli amici".
Non passa inosservato Andrea Carradori, originario di Camerino, che si affaccia nell'Auditorium con moglie e tre bimbi. "Conservo un ricordo eccezionale degli anni di studio a Pisa e soprattutto delle persone straordinarie con cui sono venuto in contatto – dice Andrea, che si è laureato in Scienze dell'informazione nel 1986 – e per questo ho voluto portare tutta la famiglia a seguire l'itinerario della mia memoria: la Fascetti, via Santa Maria, dove allora si tenevano molte lezioni, la mensa". Un'esperienza particolarmente felice, la sua, anche sotto il profilo professionale. "Ho preparato la tesi all'Olivetti come borsista – continua – e lì sono stato assunto il giorno dopo la laurea. Poi ho cambiato, lavorando come ispettore alla Banca d'Italia e come vicedirettore in una banca delle mie zone, ma sempre traendo giovamento dalla formazione logica e dalla capacità di analisi che avevo acquisito in questa Università".
Andrea è uno dei tanti premiati che sono riusciti a raggiungere grandi soddisfazioni professionali. Tra i laureati dell'anno accademico 1985-1986 e quelli del 1960-1961 ci sono, infatti, diverse personalità che illustrano al meglio l'eccellenza che da sempre contraddistingue l'Ateneo Pisano nei diversi settori disciplinari. Per esempio, per quanto riguarda i 25 anni dalla laurea, Concita De Gregorio, una delle poche donne ad aver raggiunto la direzione di un importante quotidiano nazionale, e l'ingegnere Luca Marmorini, da alcuni anni direttore motori ed elettronica della Scuderia Ferrari di Formula 1.
Tra i laureati pisani di 50 anni fa ci sono tre fra i più acuti e raffinati studiosi che possa vantare il panorama culturale e scientifico italiano: il filosofo Remo Bodei, lo storico Carlo Ginzburg e l'economista Umberto Bertini. Il filo che lega quest'ultimo all'Università di Pisa non si è mai interrotto: "Il mio rapporto con l'Ateneo – conferma il professor Bertini, decano degli aziendalisti italiani – data dal 1956 e continua anche ora, poiché, pur in pensione da alcuni mesi, sono stato chiamato a presiedere il Nucleo di valutazione. L'Università di Pisa costituisce una parte fondamentale della mia vita, così come sono orgoglioso di aver contribuito a costruire una pagina della storia secolare di questa istituzione".
Tra tante presenze, illustri e meno illustri, il rettore ha voluto ricordare anche un'assenza. "A festeggiare oggi con noi - ha detto - avrebbe dovuto esserci anche il grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani, scomparso alcuni anni fa, che a Pisa si era laureato in Giurisprudenza nel 1961, nell'allora Collegio medico-giuridico, prima di intraprendere una carriera eccezionale come corrispondente dall'Asia per le principali testate nazionali e internazionali".