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«Gandhi e i tessitori della pace», nuova mostra al Museo di Calci

Anche al Museo della Grafica doppia inaugurazione con nuove esposizioni aperte al pubblico

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Locandina_gandi

Si inaugura l'11 maggio alle 17.30 al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, nella Certosa di Calci, la mostra "Gandhi e i tessitori della pace", un'esposizione documentaria dedicata alla tessitura come simbolo della filosofia morale del Mahatma. La mostra rimarrà aperta fino al 22 giugno.

Il percorso espositivo si concentra sulla figura di Gandhi e sulla sua visione morale della politica. Alle fotografie d'epoca, che ritraggono il leader del Congresso Nazionale indiano, si accompagna l'esposizione di manufatti di tre diverse cooperative indiane, ispirate ai valori gandhiani e attente alla sofisticata tradizione dell'alto artigianato indiano. Sempre l'11 maggio dalle 17.30 alle 19.00 i visitatori potranno acquistare i tessuti in cotone e seta lavorati a mano prodotti dalle cooperative che hanno collaborato alla mostra.
 

smaSecondo la visione gandhiana, la filatura e la tessitura a mano del bianco cotone khadi esprimono tre fondamentali concetti: il patriottismo inteso sia come lotta contro il colonialismo britannico sia come emancipazione dell'individuo, la democrazia con l'accesso alla sfera pubblica dei più poveri, lo sviluppo nei villaggi. Il rigore della povertà predicato da Gandhi, che ancora ispira quanti praticano la tessitura e la filatura a mano del khadi, non esclude però l'eleganza. La produzione contemporanea, prevalentemente bianca, è varia e raffinata e i tessuti, che usano numerosi motivi, hanno spessori diversi e in alcuni casi si presentano come veli rarefatti di squisita fattura.

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La mostra va ad aggiungersi al ricco calendario di esposizioni organizzate in questo periodo dal Sistema Museale d'Ateneo. Venerdì 9 maggio doppia inaugurazione anche al Museo della Grafica:

Questione di carattere"Questione di carattere", curata Giovanni Cignoni docente dell'Università di Pisa, è realizzata in collaborazione con il Museo degli Strumenti per il Calcolo e presenta la storia della scrittura a stampa, dai primi incisori, alle grandi fonderie, fino al digitale. La Mostra riprende un tema già toccato in Caratteri/Emozioni, approfondendolo in un'antologia essenziale di caratteri. Ne racconta le storie e guida l'occhio a scoprirne le differenze per gustare il piacere di riconoscere, per dire, una pagina di Sellerio da una di Adelphi. Oppure per cercare il proprio carattere fra i tanti che oggi sono disponibili in digitale.

La rassegna adotta la classificazione vox-atypi, esplorando nove delle sue quattordici classi, quelle propriamente tipografiche. La vox-atypi segue l'evoluzione nel tempo degli stili, ma in una stessa classe possono convivere sia caratteri storici sia disegni recenti.

Il percorso della Mostra include tre macchine, scelte dalla collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo, che illustrano altrettante tappe della disponibilità di caratteri per le nostre stampe personali: uno, alcuni, infiniti.

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Michetti"Giorgio Michetti. La carica dei 101" rappresenta il culmine di un progetto didattico nato dalla collaborazione tra il Museo della Grafica e il Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa. L'esposizione presenta le opere (le cosiddette "anamorfosi") che hanno reso celebre Giorgio Michetti, artista vivente e ultracentenario appartenente al panorama artistico internazionale.

Le due mostre, a ingresso gratuito, resteranno aperte sino al 2 giugno.

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  • 1 gennaio 2011

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