Ripensare in modo critico il contributo che gli economisti italiani hanno dato al processo di formazione dello Stato italiano e di costruzione dell'identità nazionale, partendo dal "decennio di preparazione" tra 1850 e 1860 e fino al consolidamento del percorso unitario alla fine dell'Ottocento. Con questo obiettivo, da giovedì 1 a sabato 3 dicembre 2011 all'Hotel Bagni di San Giuliano Terme si terranno le giornate di studio su "Gli economisti italiani e la formazione dello Stato unitario (1850-1900)". L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, costituisce il tema centrale dell'XI congresso dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico (Aispe) ed è stata resa possibile grazie al contributo e al sostegno dell'Università di Pisa, del Comune di San Giuliano Terme e della Cassa di Risparmio di Lucca.
I lavori saranno aperti dai saluti del rettore Massimo Augello, che interverrà anche come presidente dell'Aispe. Seguirà una sessione plenaria introdotta e presieduta dall'economista Piero Barucci, già ministro del Tesoro nel primo governo Amato e nel governo Ciampi. Il giurista Paolo Grossi, membro della Corte Costituzionale, si soffermerà sul ruolo dei giuristi italiani nella formazione dello Stato nazionale; Riccardo Faucci, docente di Storia del pensiero economico all'Università di Pisa, farà una panoramica degli economisti italiani dal Risorgimento alla creazione dello Stato italiano; Marco Guidi, dell'Università di Pisa, e Giovanni Pavanelli, dell'Università di Torino, tratteranno i rapporti tra economisti, grande stampa quotidiana e formazione dell'opinione pubblica in età liberale.
Il convegno proseguirà con diverse sessioni dedicate al pensiero e all'azione degli economisti durante il Risorgimento; al ruolo cruciale svolto nelle aule parlamentari e in sede di governo nell'analizzare e contribuire a risolvere le complesse problematiche sociali e istituzionali innescate dal processo di unificazione; al contributo dato con riferimento al Mezzogiorno e a specifiche realtà regionali; alla partecipazione ai grandi dibattiti teorici e di politica economica; al ruolo degli studiosi di area cattolica e di quelli di area socialista. Un ampio numero di relazioni presenterà poi i risultati di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, coordinato a livello nazionale dal professor Augello, sul ruolo svolto dagli economisti italiani nella formazione dell'opinione pubblica in età liberale attraverso una sistematica collaborazione con la grande stampa quotidiana. Tra gli obiettivi dell'evento, che vedrà la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti italiani del settore, vi è anche quello di dimostrare l'attualità delle riflessioni dei nostri grandi studiosi del passato per analizzare e affrontare le grandi sfide cui è chiamato oggi il nostro paese.
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